Ospedale, Galluccio: “Non chiudere il reparto di Uoc”

di Redazione

Paolo GalluccioAVERSA. “E’ opportuno e doveroso che la politica abbia il proprio ruolo e dia degli indirizzi ben precisi lì dove in maniera orizzontale, illogica ed irrazionale vengono fatti danni alle strutture sanitarie ponendo in essere non solo dei disservizi per gli utenti ma anche un diminutio in senso stretto dei livelli assistenziali”.

Lo afferma il consigliere comunale di “Noi Aversani” e presidente della commissione affari sociali, Paolo Galluccio, in merito alla questione dell’Unità Operativa Complessa di Anatomia Patologica dell’ospedale di Aversa, istituita nel 2000 a direzione universitaria (professor Agozzino), attualmente unico servizio dell’Asl Caserta presente sul territorio provinciale. A questo servizio afferiscono le richieste di tutti i presidi ospedalieri, i poliambulatori dell’Asl e gli utenti esterni, oltre ad essere investita in attività diagnostica clinica di ricerca e di tipo didattico.

L’Uoc, inoltre, svolge la propria attività usufruendo di competenze di alta specializzazione in diversi campi e di attrezzature automatiche o semi-automatiche per indagini immunoistochimiche e di biologia molecolare (laboratorio di biologia molecolare).L’utilizzo di queste competenze ed attrezzature è finalizzato ad un’accurata caratterizzazione diagnostica e alla valutazione dei fattori biologici prognostici/predittivi delle neoplasie.

Settori di particolari interesse sono: diagnostica della patologia senologica; diagnostica della patologia gastro-enterologica, infettiva e neoplastica; diagnostica molecolare di patologia infettiva selezionata (virus del Hpv); diagnostica citologica su strato sottile; screening della patologia oncologia cervico vaginale; screening della patologia oncologica mammaria; screening della patologia oncologica del colon-retto; autopsie per riscontro diagnostico.

“E’ di tutta evidenza, pertanto, – sottolinea Galluccio – che un’unità in cui la rilevanza delle attività svolte per volume e tipologie e l’unicità della sua presenza; la rilevanza del livello di responsabilità per la gestione della struttura; il valore delle risorse professionali, operative e organizzative, presenti nella struttura oltre al valore aggiuntivo che tale struttura rappresenta per l’ospedale di Aversa non può lasciare gli amministratori quali semplici spettatori”.

“Quale presidente della Commissione Affari sociali e sanità, – conclude Galluccio – oltre che per questioni professionali vicino alle problematiche della sanità, non posso che invitare i dirigenti dell’Asl a non sottovalutare la problematica de quo e a non porre in essere scelte illogiche”.

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