Il Liceo Classico “Cirillo” compie 150 anni

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Centocinquanta candeline. Iniziano mercoledì prossimo, con la cerimonia inaugurale, i festeggiamenti per il secolo e mezzo di vita del glorioso liceo-ginnasio “Domenico Cirillo” di Aversa.

Festeggiamenti he dureranno un anno, sino al novembre del 2013 con tavole rotonde, dibattiti, conferenze e, soprattutto, il ritrovarsi degli ex alunni sparsi per il mondo. A dare il via alle celebrazioni, oltre al dirigente scolastico Tommaso Zarrillo, il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Piscitelli, il sindaco di AversaSagliocco, il presidente della Provincia di Caserta, Zinzi.

“L’importante evento – ha dichiarato Zarrillo – sarà ricordato nel corso dell’intero anno con conferenze di docenti universitari, proiezioni cinematografiche, convegni, che serviranno per riflettere sulla storia della nostra scuola e su un’azione educativa che ha formato generazioni di giovani, molti dei quali negli anni affermatisi in campo professionale, culturale e socio-economico”. Un Comitato tecnico-scientifico, appositamente costituito, curerà la redazione della storia dell’Istituto e diverse altre iniziative; gli alunni saranno protagonisti, invece, di un concorso interno. La manifestazione conclusiva si terrà il 7 novembre 2013, giorno di inaugurazione della prima classe ginnasiale da parte dell’allora Sindaco Gaetano Parente.

“Un secolo e mezzo – ha continuato Zarrillo – attraversato dai grandi movimenti del pensiero critico, letterario, filosofico e scientifico, da grandi correnti artistiche, dalla nuova ricerca pedagogica. Certamente il Cirillo non è stato estraneo a questi grandi avvenimenti: è stato anzi, sicuramente, il crocevia diretto o indiretto di idee, di elaborazioni, di confronti; è stato, però, soprattutto la scuola che ha curato con rigore i contenuti disciplinari, partecipando al contempo alla diffusione di una cultura libera, laica e democratica. Oggi il Liceo è impegnato ad adeguare i percorsi alle riforme scolastiche degli ultimi anni e alle esigenze e ai bisogni di una società cambiata e tecnologicamente avanzata, a misurare la sfida del classico sul registro della modernità, a cercare proprio nella cultura classica le risposte alla complessità delle domande che si affastellano alle porte delle scuole. Ecco perché siamo una scuola alla quale guardano con interesse tante famiglie e tanti giovani e che conserva il prestigio che in tanti anni di storia è stato capace di conquistarsi”.

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