Ciaramella: “Sagliocco ha bisogno di collaborazione, non di critiche”

di Livia Fattore

Domenico Ciaramella AVERSA. Sono trascorsi oramai sei mesi da quando Domenico Ciaramella ha lasciato il timone della città al suo successore Giuseppe Sagliocco.

Sei mesi vissuti nuovamente da dottore commercialista, ma anche e soprattutto come nonno, riuscendo a dedicare qualche ora in più ai suoi nipoti. E’ un Ciaramella molto più rilassato rispetto a quello che avevamo conosciuto nei dieci anni di sindacatura, quello che ci riceve per questa intervista sospesa a mezz’aria tra il passato e il futuro.

Polemiche sulle strisce blu, ex An sul piede di guerra. Cambia il direttore d’orchestra, ma la musica è sempre la stessa? “Sostanzialmente, in questi ultimi tempi, la politica aversana sembra avere dei leit motiv che non tramontano. Per quanto riguarda le strisce blu, comunque, Sagliocco ha dimostrato sempre di essere coerente. Già quando ero sindaco aveva affermato pubblicamente di non condividere la nostra scelta. Mi auguro per gli aversani e per lui che si possa riuscire a cambiare in meglio, anche se io rimango della mia idea in proposito”.

Come vive oggi dopo dieci anni ricchi di adrenalina? “Vivo molto meglio. Solo oggi ho capito quanto impegno era necessario per quell’incarico e quanto era pericoloso per la mia salute. Ora non faccio il pensionato, ma per cinque giorni alla settimana, dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 a sera inoltrata sono impegnato presso il mio studio, ma con più calma, senza i fastidi di chi ti tira per la giacca, con tanti che strattonano, mentre sarebbe meglio se un sindaco avesse un solo referente per ogni partito della coalizione”.

Il suo futuro, come lo vede: in politica o da pensionato? “Ho sempre detto che non morirò da pensionato perché fino a quando avrò la forza sarò a lavorare nel mio studio. Ovviamente per età lavorerò in maniera diversa. Ricordo che quando mi sono candidato al consiglio comunale ‘qualcuno’ è venuto a casa a chiedermi la disponibilità; quando mi sono candidato per due volte a sindaco di Aversa ‘qualcuno’ è venuto a casa a chiedere, ancora una volta, se fossi disponibile. Se quel ‘qualcuno’ verrà ancora una volta a fare una nuova proposta la valuterò. Se questo non dovesse essere, continuerò la mia vita come ho già detto e sto già facendo”.

Sempre a proposito di strisce blu, cosa consiglia a Sagliocco? “Io dico che Sagliocco non ha bisogno di consigli, ha sempre saputo cosa voleva. L’unica cosa che posso augurare è la presenza di un confronto costante su temi importati come questi. Credo che in certi casi il passaggio nelle sedi istituzionali, come il consiglio comunale, con il coinvolgimento non solo della maggioranza, ma anche dell’opposizione, sia non solo opportuno, ma utile anche per lo stesso sindaco”.

Un messaggio finale… “L’esperienza che ho fatto in questi anni mi ha convinto che sino a quando sarò in vita non metterò mai in difficoltà un sindaco, sia che appartenga alla mia parte politica, sia a quella avversa. Credo che tutti dovrebbero sedere su quella poltrona per almeno un mese. Bisogna dare collaborazione e non criticare con il solo intento di criticare perché ora so quanto è difficile stare seduti su quella sedia”.

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