Imu, “sconti” dell’amministrazione Sorvillo

di Redazione

 SPARANISE. Gli sparanisani hanno dimostrato di apprezzare le iniziative messe in essere dall’amministrazione comunale in tema di Imu.

Grazie alla delibera approvata in consiglio comunale con i soli voti della maggioranza guidata dal sindaco Mariano Sorvillo, i cittadini residenti, proprietari dell’immobile in cui vivono, al quale viene applicata l’aliquota della cosi detta prima casa, pagano il 3,8 per mille, al di sotto del 4 per mille che equivale al minimo previsto dalla legge, grazie ad uno sconto dello 0,2 per mille, che è stato possibile praticare aumentando al massimo l’aliquota destinata agli insediamenti industriali, primo fra tutti la centrale termoelettrica della Calenia Energia. Ma oltre allo sconto che vale per tutte le prime case, l’amministrazione Sorvillo, ha voluto intervenire anche sulle seconde case che vengono cedute a titolo gratuito ai parenti entro il primo grado, come ad esempio nell’ipotesi di cessione genitore-figlio.

Tanto per citare un esempio calzante, il figlio che abita nella proprietà, considerata come seconda casa, del padre o viceversa, a titolo di comodato d’uso gratuito o grazie alla donazione della nuda proprietà, pagherà un’aliquota del 5 per mille usufruendo di uno sconto del 2,6 per mille rispetto all’aliquota prevista che è stata fissata al 7,6 per mille. Proprio questa agevolazione ha suscitato un notevole interesse da parte di quei tanti figli che abitano in comodato d’uso gratuito, nell’abitazione di proprietà del proprio genitore.

“Ad oggi, l’ufficio tributi dell’Ente di piazza Giovanni XXIII – ha spiegato il sindaco Sorvillo – ha ricevuto quasi 200 domande di adesione all’agevolazione prevista ed approvata dalla maggioranza nel corso dell’ultimo consiglio comunale, a dimostrazione che la scelta, che definiamo coraggiosa, non solo è stata apprezzata ma anche condivisa proprio con l’adesione degli aventi diritto. Si tratta di una scelta che vuole venire incontro soprattutto alle esigenze abitative dei giovani che, per i motivi ormai noti a tutti, non hanno la possibilità di acquistare una casa ma che, per fortuna, possono godere dei sacrifici fatti dai propri genitori. Tra l’altro – conclude Sorvillo – si tratta di un’agevolazione che era prevista dal vecchio regolamento ICI datato 1996 che noi abbiamo adattato all’attuale regolamento Imu”.

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