L’opposizione: “Parete calpestata dagli interessi privati”

di Redazione

 PARETE. Fin dal primo giorno l’elemento distintivo dell’amministrazione Vitale è stato il conflitto d’interessi. In nome di questo si è affossato uno sviluppo possibile del paese, la libera concorrenza nelle professioni, la meritocrazia nella macchina amministrativa, la libertà dei cittadini nel potersi scegliere un professionista.

Mentre la disoccupazione nella popolazione aumenta e i giovani perdono ogni speranza per il futuro, gli amministratori si dedicano solo alla cura del proprio orticello. Prevaricando le regole democratiche dell’amministrare la cosa pubblica, nell’esclusiva tutela degli interessi privati e complice il silenzio assordante dei partiti hanno: prima affossato i Piani per gli insediamenti produttivi e poi hanno cercato di monopolizzare gli incarichi professionali privati.
L’assessore delegato alle attività produttive non è stato rimosso quando coadiuvato dal sindaco ha smantellato il lavoro fatto sui Pip, provocando un danno enorme alla collettività, mentre non appena ha preso posizione divergenti che riguardavano “amici degli amici” è stato messo alla porta. Noncuranti dell’incompatibilità esistente tra l’esercizio della professione e la carica in giunta, avendo compreso che si tratta di un’esperienza irripetibile (molti dei loro elettori si sono pentiti amaramente e non li voteranno più), stanno facendo di tutto per accaparrarsi incarichi.
L’anno scorso “ingenuamente” il vicesindaco proponeva e votava, prima in giunta e poi in consiglio, il Piano triennale alle opere pubbliche dove venivano sacrificate importanti opere e invece veniva inserita la realizzazione della rete idrica di cui lui era uno dei progettisti. Facemmo notare l’incompatibilità e il paradosso, ci appellammo ai partiti per una soluzione, forse qualcuno si aspettava che il vicesindaco fosse oggetto di una nostra denuncia, ma il nostro unico interesse è il bene comune.
A inizio anno si ripete la scena, il vicesindaco nonché delegato al bilancio “inconsapevolmente” si ritrova tra i presenti alla giunta nell’approvazione della programmazione, con gli stessi elementi di incompatibilità dell’anno precedente, ma a salvarlo è “l’ammissione di colpa” della segretaria che venne in consiglio a dichiarare l’errore e a certificare l’assenza dell’assessore dalla partecipazione a quella deliberazione. Il 21 settembre scorso la giunta ha approvato una lottizzazione dove uno dei progettisti è ilvicesindaco e indovinate nella delibera chi era riportato come presente? Il vicesindaco. Se fosse vero sarebbe grave, quindi, dopo aver letto la delibera sul sito, ci siamo recati al Comune per visionare gli atti ed effettivamente i progetti riportavano la firma del vicesindaco, a quel punto abbiamo ritirato la copia autentica della delibera.
Indovinate cosa succede?Il 2 ottobre la segretaria fa una nuova “ammissione di colpa” e dichiara che nella deliberazione numero 97 del 21 settembre il vicesindaco era assente ed è stato un suo errore riportarlo tra i presenti, anche se stranamente nello stesso giorno e nella stessa ora per altre due deliberazioni, una precedente e un’altra successiva alla delibera 97, cioè la numero 96 e la numero 98, il vicesindaco continua ad essere presente. Misteri dell’amministrazione Vitale!
Consentiteci un modesto consiglio: rileggete tutte le delibere di giunta comunale forse bisognerà, se possibile, fare altre rettifiche.
Il Gruppo di “Parete Responsabile”

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