Brancaccio chiede al Prefetto la commissione d’accesso

di Antonio Taglialatela

Angelo BrancaccioORTA DI ATELLA. In una lettera inviata al Prefetto di Caserta, il sindaco Angelo Brancaccio chiede l’invio di una commissione di accesso al Comune di Orta di Atella per spazzare via ogni dubbio sull’operato della sua amministrazione.

“Sono venuto a conoscenza, tramite gli organi di informazione, – scrive il primo cittadino atellano – che alcuni parlamentari del Pd hanno presentato un’interrogazione relativa all’accertamento di eventuali atti di questa amministrazione che sarebbero ‘condizionati dalle organizzazioni criminali e viziati da palesi illegittimità’ e che lo scorso 6 agosto il sottosegretario agli Interni avrebbe riferito agli stessi parlamentari che ‘l’attività amministrativa del Comune di Orta di Atella è costantemente monitorata dalla Prefettura di Caserta, che starebbe valutando iniziative come lo scioglimento’”.

Brancaccio sottolinea: “Ritengo l’azione della Prefettura del tutto legittima, anche perché sollecitata da parlamentari dello Stato, ma allo stesso tempo sono sicuro che l’attività svolta dall’Ente sin dall’inesiamento (marzo 2010) ad oggi, in ogni sua forma e sostanza, è del tutto legittima e trasparente, ancorché cristallina”.

Inoltre, il sindaco ritiene che “il solo fatto di ‘valutare’ e ‘monitorare’ può essere interpretato dalla popolazione come elemento dubitativo da parte della massima autorità statale competente al controllo amministrativo”.

Da qui la richiesta della nomina di un’apposita commissione prefettizia d’accesso al fine di verificare eventuali condizionamenti esterni e diffuse illegittimità, come denunciato dai parlamentari del Pd, “che evidentemente – continua Brancaccio nella lettera inviata al Prefetto – non conoscono Orta di Atella né la popolazione ortese, ma che strumentalizzano la vicenda per fini politici e personali di alcuni soggetti di opposizione, che lanciano solo accuse infondate e con questo infangano non solo il sottoscritto (cosa, dal loro punto di vista, comprensibile) ma l’intera popolazione ortese”.

Il sindaco invita il Prefetto a non interpretare la sua richiesta come una provocazione, ma “come un tentativo di riscatto e di collaborazione con le autorità preposte al controllo, come del resto questa Amministrazione sta dimostrando dal 2010 in poi”.

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