MADDALONI. La Geli Pasti, il cui legale rappresentante è rimasto vittima di uninquietante vicenda giudiziaria nella quale i lavoratori risulterebbero essere vittime di azioni di estorsioni, non può continuare a fornire alimenti per il servizio di refezione scolastica.
I provvedimenti restrittivi, che hanno colpito il maggiore responsabile della ditta, configurerebbero un incredibile ed illecito vantaggio a discapito di altri aspiranti. Se confermata la circostanza dellestorsione ai danni dei lavoratori, questo fatto avrebbe consentito alla Geli di abbattere i costi di produzione ed un illecito vantaggio su altri probabili concorrenti.
E il Circolo dellIdv a chiedere limmediata revoca del contratto. Infatti, nel prossimo Consiglio Comunale, il capogruppo dellIdv, Aldo Tagliafierro, presenterà un ordine del giorno e chiederà spiegazioni allassessore, dal momento che lente pubblico è tenuto a garantire la legalità.
“La Geli Pasti, – spiegano dall’Idv in una nota – con procedura aperta e con unofferta economicamente vantaggiosa, ha avuto in affidamento per 696.260,07 euro il delicatissimo compito di servire i pasti ai bambini delle scuole di Maddaloni. La richiesta dellIdv è netta: chiudere definitivamente il rapporto con la Ditta Geli Pasti, per poi chiarire se anche da noi si sono verificati casi per i quali la Geli Pasti è finita sotto accusa. Stando alla scoperta di singoli ed incresciosi episodi, dovrebbe essere fatta chiarezza sui rapporti di lavoro, sugli stipendi da fame corrisposti, a fronte di buste paghe gonfiate e fasulle. Di qui i dubbi per cui la società si è aggiudicata fino al 2014 lappalto delle mense scolastiche in città. Un sistema quello attuato dalla Geli, che favorisce solo società che non operano nel pieno della legalità.A Maddaloni la Geli Pasti ha spopolato, con un punteggio di 100 su100. Roba da scoraggiare chiunque si fosse presentato a concorrere”.
“Il reato contestato al legale rappresentante della Geli continua il comunicato dellIdv di Maddaloni è pesantissimo e va rapportato al momento di grave crisi in cui i lavoratori non possono assolutamente essere sfruttati e sottopagati per minaccia. Per questo la gravità del fatto dovrebbe far correre ai ripari lAmministrazione comunale. Vanno assunte scelte coraggiose a tutela dei bambini e dei maddalonesi, favorendo un immediato passaggio di cantiere, con il mantenimento dei livelli occupazionali. In altri comuni la revoca del contratto è già avvenuta. I fatti non sono di oggi, ma risalgono ad alcuni mesi fa. LIdv di Maddaloni spera che il Sindaco abbia preso subito provvedimenti cautelativi, perché non possono essere tollerati né lestorsione e né il ricatto. Sta di fatto che tantissimi genitori ancora si chiedono come mai non è ancora partito il servizio mensa nelle scuole”.