Mensa scolastica al palo: la protesta di Civitas

di Redazione

 MADDALONI. “Per l’associazione “Civitas è” la scuola ha sempre rappresentato un punto di riferimento importante nel processo di crescita della comunità.

E’ l’istituzione che provvede alla formazione dei cittadini del domani ed è quindi l’investimento più evidente che una società fa sul suo futuro. In merito allapoliticascolastica, ai disastri posti in essere dal Governo nazionale si aggiungono le inadempienze dei nostri Amministratori locali”. Così esordisce il presidente di Civitas, Alessandro Cioffi, nel commentare la mancata partenza del servizio di mensa scolastica.

“L’anno scolastico – dice Cioffi – ha preso avvio il 14 settembre ma del servizio mensa scolastica non si sa nulla. Circa mille famiglie ed altrettanti alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado reclamano chiarezza. Il tempo prolungato, che ruota intorno alla mensa scolastica, non è stato ancora avviato, l’attività didattica procede a rilento ed in taluni casi è bloccata, con effetti devastanti sia per la crescita dei nostri figli sia per l’organizzazione della vita delle famiglie maddalonesi”.

“E’ evidente – sostiene Cioffi – che la scuola non sta a cuore ai nostri Amministratori e non rientra nelle loro priorità. Si va dicendo che ‘i ritardi sono dovuti al rischio di diffusione dell’influenza; forse è opportuno avviare il servizio di mensa scolastica a gennaio 2013’. Ed allora perché non si chiudono le scuole e gli uffici pubblici se c’è questo rischio?”.

“La verità è un’altra, – incalza Cioffi – è la disastrosa condizione finanziaria in cui versa il Comune per effetto dei comportamenti irresponsabili degli ultimi anni. La ditta che dovrebbe svolge il servizio 2011-2014 ancora non si è ancora preoccupata di avviare il servizio per la refezione scolastica, e il Comune non ha risorse da destinare alla scuola”.

Cioffi rivolge all’assessore all’Istruzione un invito: “Convocare le famiglie e spiegare qual è realmente la situazione, cercando insieme una soluzione che colmi l’ennesimo ‘vuoto’ di questa gestione oramai alla fine”.

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