Tragedia a Taranto: spara alla figlia e poi si uccide

di Mena Grimaldi

 TARANTO. Aveva intuito che il padre martedì mattina si era svegliato più agitato e preoccupato del solito. Così lo ha seguito fino alla porta del bagno dove, all’interno, l’uomo era intento a suicidarsi.

Gli si è buttata addosso per distoglierlo da quel gesto disperato, ma, involontariamente è stata raggiunta da quel colpo di pistola che il padre aveva in riservo per se. Poi si è recato in soggiorno e si è suicidato.

Il tragico incidente è avvenuto a Leporano, in provincia di Taranto. Le vittime sono Emilio Fanelli e la figlia Rossana di 25 anni, studentessa universitaria. L’uomo, una guardia giurata, era da tempo in cassa integrazione e aveva scoperto da poco di avere una grave malattia.

Questa la prima ricostruzione dei carabinieri e degli uomini della Scientifica, che hanno raccolto le testimonianze sul posto.

La tragedia si è verificata nell’abitazione dove i due vivevano, in via Vivaldi. Il cadavere della ragazza è stato trovato riverso sul pavimento del bagno, quello del padre sul divano. Nelle prossime ore saranno sottoposti ad autopsia. Oltre alla giovane rimasta uccisa, il vigilante aveva anche un’altra figlia, più piccola.

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