Scandalo Ici: riscuotevano imposte per 400 comuni, ma si tenevano fondi

di Redazione

 GENOVA. Una società di consulenza fiscale con sede legale a Roma ma operativa da Chiavari (Genova) per anni ha riscosso imposte in nome e per conto di almeno 400 Comuni italiani.

Solo che, invece di versarle nelle casse pubbliche, le ha fatte sparire con artifici contabili e altri sistemi. Le accuse nei confronti di Giuseppe Saggese, amministratore di fatto della ‘Tributi Italia spa’,sono peculato, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, omesso versamento di ritenute certificate e omesso versamento Iva.

Saggese è stato arrestato dalla Guardia di finanza, che ha eseguitoun’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Chiavari. Secondo l’accusa la società, in amministrazione straordinaria con un commissario, avrebbe operato fino al 2010 riscuotendo imposte, mai versate ai Comuni, per oltre cento milioni.

Saggese, in particolare, avrebbe personalmente sottratto alla società circa 20 milioni. Contestualmente all’arresto di Saggese, la procura ha anche disposto il sequestro per equivalente di otto milioni e diverse perquisizioni a Rapallo, Recco, Cogorno (in provincia di Genova), Genova, Roma e Borgonovo del Tidone (Piacenza) nei confronti di altri soggetti indagati, tra cui quattro nei confronti dei quali è stato disposto l’obbligo di dimora.

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