Ruby: “A Arcore balletti hard, poi ognuna faceva quel che voleva”

di Mena Grimaldi

 MILANO. “Si ballava. Ognuna faceva quello che riteneva giusto fare. C’era la ragazza più spigliata e quello meno, c’era quella che lo voleva fare, quella che no. Se lo volevi fare lo facevi, se no stavi seduta sul divano”.

Sono queste le dichiarazioni di Karima El Mahroug, meglio conosciuta come Ruby, in un’intervista che stasera andrà in onda nella prima puntata di Servizio pubblico, il programma di Michele Santoro, che debutta giovedì su la7, a partire dalle 21.10.

Ruby chiede al tribunale di Milano di essere ascoltata per poter dire la sua nel processo per concussione e sfruttamento della prostituzione minorile in corso contro Silvio Berlusconi. “Sono il fulcro di questo processo e voglio essere ascoltata”, dice in un’altra intervista a Tgcom24.

“Balletti hard? sì – prosegue Ruby – Le ragazze sono sempre libere, maggiorenni e vaccinate. Se il premier ha provato a fare sesso con me? Chiedermelo in maniera esplicita, no. Dipende dalla ragazza comesi pone. Fra 30 ragazze lui capisce dove può e dove non può”.

Alla domanda sulla figlia, Ruby risponde: “Se manderei mia figlia Sofia ad Arcore? assolutamente no”. Se la giovane dovesse essere ascoltata in tribunale, le sue dichiarazioni andrebbero sicuramente a compromettere la situazione dell’ex premier che ha sempre dichiarato di non aver avuto rapporti sessuali con le ragazze ad Arcore.

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