Lombardia, Formigoni vara nuova giunta. Lega lancia candidatura Maroni

di Redazione

FormigoniMILANO.Arriva la nuova giunta di Roberto Formigoni. Entrano un tecnico, il presidente dell’associazione italiana Sla, Mario Melazzini, nuovo assessore alla Sanità, e un docente della Bocconi, Andrea Gilardoni, alle Infrastrutture e mobilità.

Melazzini, nato nel 1958, è dirigente per la programmazione sanitaria della Regione e, come assessore, prende il posto del leghista Luciano Bresciani, medico di Umberto Bossi. Gilardoni, classe 1955, sostituisce come assessore alle Infrastrutture un fedelissimo di Formigoni, Raffaele Cattaneo.Confermato invece il vicepresidente il leghista Andrea Gibelli, che avrà la delega alle attività produttive.

Quella nuova sarà una giunta di 10 assessori per traghettare la regione Lombardia alle elezioni anticipate: è su questa composizione, a quanto si è appreso, che Formigoni sta ultimando la lista dei suoi nuovi assessori. Dopo aver annunciato sul web i primi tre, entro il pomeriggio la squadra sarà annunciata al completo. Per il momento non sarebbero previsti sottosegretari, cancellando dunque iquattro attuali. Gibelli potrebbe essere l’unico rappresentante della Lega.

Il lavoro di limatura della squadra sarebbe comunque ancora in corso. Anche perché a fare da sfondo alla composizione della giunta c’è anche una rinnovata intesa tra Pdl e Lega su come gestire la fase di transizione: nella giornata di ieri ci sono stati contatti diretti tra il presidente Formigoni e i dirigenti del Carroccio, probabilmente anche direttamente con il segretario Roberto Maroni.

Il governatore lombardo aveva chiesto la convocazione di un Consiglio regionale proprio lunedì per presentare la nuova amministrazione ma non l’aveva ottenuta. Il governatore lombardo si era impegnato a preparare una giunta con la maggior parte di assessori nuovi e ridimensionata nel numero rispetto a quella precedente.

“Il candidato della Lega c’è ed è forte, si tratta di Roberto Maroni“, ha detto intanto Matteo Salvini, segretario della Lega Lombarda, annunciando i primi risultati dello spoglio della consultazione nei gazebo del Carroccio sul nome del candidato presidente per la Regione Lombardia. “Noi proponiamo un nome – ha spiegato – poi sarà il Pdl a dire che cosa intende fare”.

Secondo quanto riferito, sono state raccolte nei duemila presidi 326 mila firme per le tre leggi di iniziativa popolare che chiedono referendum in materia di euro e fisco. Il segretario della Lega lombarda ha poi confermato la disponibilità a primarie di coalizione con il Pdl per continuare l’esperienza comune di governo in Regione, attende di conoscere la posizione degli alleati.

Nessun commento per ora ai primi nomi della nuova giunta Formigoni, ma dal Pd arriva un avvertimento: “niente scherzi, giovedì ci si dimetta” per aprire la strada delle elezioni, afferma il segretario regionale Maurizio Martina interpellato telefonicamente. “Il Consiglio Regionale – aggiunge – va assolutamente convocato per giovedì, bisogna rispettare fino in fondo gli impegni presi. Le 31 dimissioni delle opposizioni ci sono, il Pdl faccia lo stesso e rispetti la parola data”.

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