Guerriglia al rave di Cusago: agenti feriti, giovane in coma

di Mena Grimaldi

 MILANO. E’ finito in una vera e propria guerriglia urbana il rave iniziato sabato pomeriggio e proseguito fino a sera in un capannone dismesso della Standa a Cusago, periferia nord di Milano.

Il raduno abusivo, all’insegna dell’alcol e droga ha visto la partecipazione di oltre 1.500 giovani. Ma all’arrivo degli agenti si è scatenato l’inferno. Una giovane è in coma dopo essere caduta durante gli scontri e 40 i feriti, per lo più agenti.

 

La giovane è arrivata all’ospedale San Carlo con un’emorragia cerebrale e poco dopo è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico. Quattro i fermati, tutti giovanissimi, con l’accusa di lesioni, resistenza e violenza. A scatenare gli incidenti, secondo la ricostruzione fatta dal Questore Luigi Savina è stato verso le 20 il tentativo degli agenti di far spegnere la musica agli organizzatori, denunciati a piede libero.

 

Fallita la mediazione, i ragazzi hanno cominciato a lanciare di tutto contro gli agenti che, per evitare scontri fisici, sono usciti dal capannone dopo aver sparato una decina di lacrimogeni. All’esterno i lanci sono proseguiti.  Forti ora le polemiche.

 

Soprattutto da parte dei sindacati di polizia che hanno lamentato di essere stati mandati allo sbaraglio e massacrati. “Fare entrare poche decine di agenti in un capannone con 1.500 giovani assordati dalla musica e in stato di alterazione è stata una decisione da incompetenti”, ha commentato il segretario del sindacato milanese del Siap. 

 

 

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