Benedetto XVI: “I santi veri protagonisti dell’evangelizzazione”

di Redazione

Papa RatzingerROMA. “La santità non conosce barriere culturali, sociali, politiche, religiose” e la storia ha mostrato che proprio “i santi sono i veri protagonisti dell’evangelizzazione in tutte le sue espressioni”.

Per questo, ha affermato il Papa nell’omelia d’apertura del Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione, in piazza San Pietro, oggi “essi sono, in particolare, anche i pionieri e i trascinatori della nuova evangelizzazione: con la loro intercessione e con l’esempio della loro vita, attenta alla fantasia dello Spirito Santo, essi mostrano alle persone indifferenti o addirittura ostili la bellezza del Vangelo e della comunione in Cristo, e invitano i credenti, per così dire, tiepidi, a vivere con gioia di fede, speranza e carità, a riscoprire il ‘gusto’ della Parola di Dio e dei Sacramenti”.

Per Joseph Ratzinger, il linguaggio della santitàè “quello dell’amore e della verita'” e dunque “è comprensibile per tutti gli uomini di buona volontà e li avvicina a Gesù Cristo, fonte inesauribile di vita nuova”. “Santi e sante – ha ricordato in proposito – fioriscono tra i generosi missionari che annunciano la Buona Notizia ai non cristiani, tradizionalmente nei paesi di missione e attualmente in tutti i luoghi dove vivono persone non cristiane”.

Su questo “sfondo dinamico” il Papa ha poi collocato le due “luminose figure” proclamate poco prima Dottori della Chiesa: San Giovanni d’Avila e Santa Ildegarda di Bingen. “Anche nei nostri tempi – ha osservato – lo Spirito Santo ha suscitato nella Chiesa un nuovo slancio per annunciare la Buona Notizia, un dinamismo spirituale e pastorale che ha trovato la sua espressione più universale e il suo impulso più autorevole nel Concilio Ecumenico Vaticano II”.

Nella sua omelia, il Papa ha ricordato che la Chiesa ha il dovere di portare il Vangelo “a coloro che ancora non conoscono Gesù Cristo e il suo messaggio di salvezza” e che la Nuova Evangelizzazioneè “orientata principalmente alle persone che, pur essendo battezzate, si sono allontanate dalla Chiesa, e vivono senza fare riferimento alla prassi cristiana”.

“L’Assemblea sinodale che oggi si apre è dedicata – ha scandito – a questa Nuova Evangelizzazione, per favorire in queste persone un nuovo incontro con il Signore, che solo riempie di significato profondo e di pace l’esistenza; per favorire la riscoperta della fede, sorgente di Grazia che porta gioia e speranza nella vita personale, familiare e sociale”.

Un orientamento particolare, ha voluto precisare, che “non deve diminuire né lo slancio missionario in senso proprio, ne’ l’attivita’ ordinaria di evangelizzazione nelle nostre comunità cristiane”.

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