Casarin su Juventus-Napoli: “Sudditanza psicologica non da escludere”

di Redazione

 Esistono partite che valgono una stagione e che, nel bene o nel male, finiscono per creare una sorta di sudditanza psicologia per l’arbitro che le dirige.

Juventus- Napoli, in programma il prossimo 20 ottobre è, di certo, una di queste. A dirlo è l’ex fischietto, attualmente opinionista televisivo, Paolo Casarin, che ha parlato nel corso della trasmissione radiofonica “Si gonfia la Rete” su Radio Crc: “La sudditanza psicologica non è mai da escludere. È un fiore che può sbocciare in 30 secondi senza volerlo perché la debolezza dell’uomo è enorme”.

Parole che potrebbero far preoccupare i tifosi del Napoli, considerato lo sgarbo subito in occasione della Supercoppa Italiana disputata a Pechino. In quell’occasione i bianconeri portarono a casa la coppa con non poche contestazioni, viste le decisioni frettolose, e per molti sbagliate, prese dal direttore di gara Paolo Silvio Mazzoleni. Qual è il segreto per un arbitraggio all’altezza in una partita di questo peso?: “Prima di tutto – dice Casarin – l’arbitronon deve aver fatto l’amore con la moglie o la fidanzata. Deve star bene dentro, deve vivere un momento positivo e deve aumentare la propria autostima, vedere giocatori e pubblico come amici. La mattina dovrebbe andare in chiesa a pregare la Madonna”.

Ma allora chi deve dirigere una gara così importante?: “Bisognerebbe capire, con questo sistema, chi potrebbero essere i sei arbitri giusti.Juve-Napolidi qualche mese fa, in Supercoppa, era arbitrata sulla carta da gente esperta ma poi come sappiamo tutti, la direzione non andò troppo bene. E’ importante che tra di loro si aiutino a vicenda. Una cosa è certa: non potrà essere un giovane.Orsato mi pare un buon arbitro, abbastanza stabile. Per essere un buon arbitro, bisogna non sbagliare in maniera continuativa”. Su chi ricadrà la scelta?

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