Tibet, nuova immolazione per protesta: ne sono 53 dal 2009

di Redazione

 Un tibetano siè immolato per protesta contro il controllo cinese sul Tibet e chiedendo il ritorno del Dalai Lama, portando a 53 il numero delle immolazioni dal febbraio 2009.

Secondo quanto riferiscono fonti tibetane, un laico, Gudrub, di 43 anni, siè dato fuoco giovedì, intorno alle 10, del mattino nella contea di Driru (Biru per i cinesi) della prefettura di Nagchu, nella provincia autonoma del Tibet.

L’uomoè morto sul posto, poco dopo aver urlato slogan contro la Cina e chiedendo il ritorno del leader spirituale, anche se alcune fonti riferiscono che il corpoè stato preso dalle autorità e nonè stato ancora consegnato ai familiari.

Gudrup, secondo testimoni, ha lasciato un messaggio invocando l’unità dei tibetani soprattutto nella ricerca della libertà dai cinesi, messaggio scritto anche su qq.com, un popolare servizio di microblogging cinese.L’uomo era nativo di Driru, nella parte orientale del Tibet, ed era uno scrittore interessato alla storia del suo paese, di cui aveva scritto molto.

Quella di Gudrupè la quinta immolazione riportata all’interno della regione autonoma tibetana, con due immolazioni a Lhasa, una a Karma e una nel villaggio di Damshung. L’ultima immolazione era avvenuta lo scorso sabato nella contea di Dzatoe, nella provincia cinese del Sichuan.

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