Sandy: 17 vittime e 20 milioni di danni. Il peggio deve ancora arrivare

di Emma Zampella

Uragano Sandy New YorkNEW YORK. L’uragano Sandy continua a fare vittime: 16 morti negli Stati Uniti ed uno in Canada. Il presidente degli Usa, Barack Obama, ha dichiarato lo stato di catastrofe a New York e intanto si cominciano a contare i danni: tra i 10 e i 20 miliardi di dollari, di cui solo la metà assicurati.

“Manhattan bassa è completamente coperta dall’acqua. Non esagero”, scrive su Twitter il direttore della Protezione civile di New York, Howard Glaser. La città è coperta da oltre 4 metri di acqua, fatto che ha provocato interruzioni di corrente, tanto che milioni sono i cittadini senza luce, in particolar modo sulla costa Est. New York è stata presa d’assalto anche da una serie di corto circuiti che hanno provocato il furioso incendio che imperversa da ore nel Queens e che ha distrutto oltre 50 case, provocando almeno due feriti. Altri due incendi sono stati segnalati a Brooklyn, uno in un deposito per il riciclo della carta e un altro in un parcheggio, a cui si aggiungono altri roghi sparsi per la città e che si sono potuti alimentare anche a causa dell’allungamento dei tempi di intervento dei pompieri.

Paralizzata è anche la metropolitana che allagata rischia di isolare la città: stando a quanto riferito dalla Metropolitan Transportation Authority ci vorranno dalle 14 ore a quattro giorni per eliminare tutta l’acqua dai tunnel della metro. “La metropolitana di New York ha 108 anni – commenta sconvolto il direttore, Joseph Lhota – ma non ha mai visto una catastrofe così devastante”.Il sindaco Michael Bloomberg cerca di rassicurare, ma è ben conscio del disastro: “Il peggio del maltempo è andato – dice – e la città certamente sta sentendo l’impatto”. Il sindaco della Grande Mela parla della “tempesta del secolo” e, assieme ad Obama, invita la popolazione della costa Est a rimanere al riparo. “Stiamo facendo tutto quello che serve per la sicurezza delle persone e per dare alle comunità colpite tutta l’assistenza che serve”. Lo scrive il presidente americano, Brack Obama, in una e-mail inviata ai fan, ribadendo come la situazione per l’uragano Sandy è “seria” e non va in alcun modo sottovalutata.

La decisione del Presidente di dichiarare lo stato di catastrofe nello Stato di New York “rende disponibili i fondi federali per le persone colpite nelle contee di Bronx, Kings, Nassau, New York, Richmond, Suffolk e Queens”, stando a quanto ha precisato la Casa Bianca in un comunicato. Lo stato di catastrofe è stato dichiarato anche per lo Stato del New Jersey, dove il ciclone ha toccato terra lunedì sera. Per il secondo giorno consecutivo resta chiusa Wall Street, un evento che, per cause naturali, non si verificava dal 1888. L’idea di spostare tutte le operazioni sui circuiti elettronici è infatti stata scartata per motivi di sicurezza, nonchè per la scarsità di personale a disposizione. Nel New JerseySandy ha provocato anche la rottura di una diga provocando l’allagamento delle città Monachie, Little Ferry e Carlstadt con oltre 1 metro d’acqua. “Siamo impegnati nei soccorsi”, ha detto una dirigente della contea di Bergen, Jeanne Baratta, secondo cui le tre città sono state “devastate” dall’inondazione. La protezione civile ha disposto quindi l’evacuazione di tutti gli abitanti delle tre cittadine. Sandy, anche se degradato a tempesta post-tropicale, rimane pericoloso per i 60 milioni di abitanti della costa est. E si prevede almeno una settimana per tornare alla normalità.Come se non bastasse, ad aggiungersi a tutti i danni provocati c’è l’allerta intorno alla centrale nucleare di Oyster Creek, nel sud del New Jersey, che si trova in una zona allagata. Al momento non si pensa allo spegnimento, ma la situazione viene monitorata. La centrale è a 40 km da Atlantic City, località turistica di mare devastata dal ciclone.

Anche la conta delle vittime si fa complicata. Tra le vittime provocate da Sandy, tre persone sono morte anche in Pennsylvania, tra cui un bambino di otto anni colpito da un ramo caduto da un albero. Sono invece due le vittime in Connecticut, dove i forti venti hanno sradicato alberi e pali della luce. Una è un vigile del fuoco, rimasto ucciso quando un albero è caduto sul camion in cui si trovava. Sempre la caduta di un albero è stata la causa del decesso registrato in Maryland, a Pasadena. In West Virginia una donna è morta in un incidente d’auto dovuto al maltempo. L’ultima vittima, in ordine di tempo, è una donna che faceva parte dell’equipaggio della nave replica Bounty, la stessa che fu usata per girare il celebre film con Marlon Brando, affondata a causa della tempesta al largo del North Carolina. I soccorritori sono ancora alla ricerca del capitano della nave, ma disperano di trovarlo vivo. Salvi gli altri 14 membri dell’equipaggio.

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