India, guida il risciò con la neonata appesa al collo

di Emma Zampella

Bablu JatavINDIA. “Le ragazze potranno non diventare mai delle regine per il loro partner – si legge in uno dei tanti tweet circolati sull’hashtag #SaveTheGirlChild – Lei però sarà sempre una principessa, per il suo papà”: un tweet che racconta bene l’amore di un padre per sua figlia.

La storia è di quelle commoventi che fanno il giro del mondo in pochi attimi mettendo in moto una catena di solidarietà che, in tempo di crisi, fa riflettere. Il suo sembra uno scatto rubato, che ma che ha donato la speranza ad un uomo che, nonostante la difficoltà di crescere da solo una bambina in condizione di estrema povertà, non ha mai perso la determinazione.

Il protagonista è infatti un padre indiano, povero e sensibile che ha messo al primo posto l’amore per la sua famiglia. La storia di Bablu Jatav, guidatore di risciò di Bharatpur, nord del Rajasthan, 38 anni, è stata raccontata dalla Bbc e ha subito fatto il giro del mondo: l’uomo, rimasto da solo ad accudire la bimba, un mese fa, quando la moglie Shanti è morta di parto, è tornato subito al lavoro, mammo e baby sitter, senza supporti. Il cuore colmo di disperazione per la perdita della moglie e insieme di orgoglio, per quel piccolo dono della vita, dopo quindici anni di matrimonio.

Il lavoro, quello di guidatore di risciò, l’unica cosa che poteva dare sostentamento a lui e sua figlia, l’unica occupazione con cui poteva procurarsi le rubie necessarie per pagare l’affitto della casa e del risciò. La sua storia sarebbe passata sotto silenzio, se quella vita di stenti non avesse provocato una forte disidratazione nella piccola, esposta per ore e ore al sole e alla polvere, avvolta in un telo appeso al collo del papà. La bimba è finita in ospedale, dove le è stata diagnosticata anche una polmonite e una forte anemia. “La mia bambina è debole perché non è mai stata allattata dalla mamma”, ha detto Bablu.

Dopo ladiffusione della notizia, la rete ha fatto il resto, innescando un tam tam virtuoso; a partire dall’amministrazione distrettuale, che si è offerta di aiutare Bablu; dall’ospedale che ha deciso di trasferire la piccola Damini nella più grande Jaipur, per garantirle cure migliori. Una banca privata gli ha offerto un risciò e a una somma in denaro, circa 200 dollari. Alla Bbc, che ha ricevuto centinaia di telefonate di offerte di aiuto e soldi alla famiglia, è anche arrivata una telefonata di un tassista di San Francisco, che ha raccolto 300 dollari per il guidatore di risciò e sua figlia. Donatori in prevalenza pakistani. Un altro americano di origini indiane ha donato 100mila rupie (1.800 dollari) per aiutare la piccola famiglia. Una macchina di solidarietà che ha ridato la speranza.

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