NAPOLI. Il giorno della presentazione in pompa magna della nuova Panda, mentre tutti gli operai già assunti nella new co ascoltavano speranzosi le parole di Marchionne e John Elkann sul rilancio dello stabilimento Fiat di Pomigliano dArco, …
… allesterno strideva con i toni delle celebrazione la protesta dei lavoratori iscritti alla Fiom non ancora assorbiti da Fabbrica Italia. Contestavano lesclusione dalla nuova compagnia solo perché iscritti alla Fiom, lunico sindacato a opporsi al referendum imposto dallazienda torinese. La loro mancata assunzione era una discriminazione inammissibile secondo la Corte dappello di Roma che ha dato ragione alla Fiom sulla assunzione dei 145 lavoratori iscritti al sindacato dei metalmeccanici Cgil.
Lo scorso 21 giugno il Tribunale di Roma aveva condannato la Fiat per discriminazioni contro la Fiom a Pomigliano disponendo che 145 lavoratori con la tessera del sindacato di Maurizio Landini venissero assunti nella fabbrica. Alla data della costituzione in giudizio alla fine di maggio su 2.093 assunti da Fabbrica Italia Pomigliano nessuno risultava iscritto alla Fiom.
Ad agosto la Corte dappello aveva giudicato inammissibile la richiesta della Fiat di sospendere lordinanza di assunzione per i 145 iscritti alla Fiom riconoscendo una discriminazione ai danni del sindacato nelle riassunzioni dei dipendenti dello stabilimento Fiat di Pomigliano dArco.