Giovani donne bulgare “vendono” figli in Italia

di Redazione

 NAPOLI. Giovani donne rom di Veliko Tarnovo, località della Bulgaria centrale, vendono i loro neonati in Italia per mantenere la famiglia.

Secondo fonti di “Telegraf”, il principale quotidiano diffuso a Sofia, il canale del traffico funziona ormai da oltre un anno e mezzo. Il boss sarebbe un certo “Giako”, un rom bulgaro che lavorava tempo fa nei pressi di Napoli, dove si era messo in contatto con dei trafficanti italiani di neonati. Tornato in Bulgaria, Giako ha cominciato a reclutare nella zona di Veliko Tarnovo delle giovani rom che acconsentono di partorire per vendere poi il neonato in Italia.

Le più belle, scrive Telegraf, diventano gravide dallo stesso Giako. Un mese prima del parto, le donne vengono trasportate nell’Italia del Sud, prevalentemente nella zona di Napoli.

Dopo la nascita del bambino tornano in Bulgaria con 3mila euro in tasca per ogni neonato. Si tratta di uno “stipendio” mensile di circa 300 euro, conclude Telegraf, soldi che utilizzano per mantenere la famiglia nei paesini intorno a Veliko Tarnovo.

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