Don Maurizio stringe la mano al Prefetto: “Grazie, ora si parla dei roghi”

di Redazione

Don Maurizio PadricielloNAPOLI.“Non tutti i mali vengono per nuocere, anzi dobbiamo ringraziare per questo incidente il signor prefetto perchè finalmente sono stati accesi i fari su questo problema”.

Lo ha detto don Maurizio Patriciello, prima di essere ricevuto dal prefetto di Napoli, Andrea De Martino, che lo aveva rimproverato per aver chiamato soltanto “signora” la collega prefettodi Caserta Carmela Pagano. Un incidente in prefettura che aveva fatto il giro del Web.

Il nuovo incontro è stato proposto dallo stesso prefetto De Martino, per chiarire “che non aveva alcun proposito di impedirgli di parlare tant’è che era stato lui stesso a volere fortemente estendere il tavolo sulla lotta ai roghi alla partecipazione dei comitati dei cittadini e di don Patriciello ben conoscendo l’importante contributo che avrebbero potuto dare”.

“La mortificazione che si è trasformata in un momento bello per il problema che stiamo affrontando. – ha commentato il sacerdote di Caivano (Napoli)- Ciò che a noi interessa è il problema dei rifiuti interrati o dati alle fiamme, insomma i roghi tossici che devono finire”. “Se questo incidente è servito anche a questo – ha aggiunto don Maurizio – Dio sia Benedetto per questo, evviva la Divina provvidenza”. “Sono qui per stringere la mano al prefetto. – ha sottolineato – Rimane che per me dire signora a una signora è un complimento. Era quella la mia intenzione. Si sono sprecate tante parole, fin troppe”.

”I paesi a nord di Napoli e a sud di Caserta vivono un dramma immenso che nonè più un problema ecologico, ma un dramma umanitario”, ha aggiunto don Maurizioin merito ai roghi di rifiuti tossici. ”Le nostre campagne stanno bruciando anche adesso. – ha affermato – Sono diventate uno sversatoio di rifiuti tossici interrati o bruciati e le sostanza tossiche vengono respirate dai nostri bambini”. ”Non so cosa fa lo Stato, so cosa fa la Chiesa. – ha aggiunto – Tante etichette per la verita’ non ci fanno piacere”. ”Il compito della chiesa è di annunciare il Vangelo. – ha sottolineato – Se la gente ha fame il nostro compito e di dare da mangiare, se ha sete di far bere. Se ci chiede l’aria non possiamo far finta di niente. Non avrei mai pensato da bambino che mi avrebbero rubato l’aria. E’ uno scempio, si e’ fatto finta di niente in tanti anni”.

Intanto, venerdì,alle 16, il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, anch’essa intervenuta nella vicenda placando gli animi ed invocando, per il prefetto, il “perdono” cattolico,incontrerà al Viminale don Maurizio. Il sacerdote sarà accompagnato da una delegazione del “Coordinamento Comitati Fuochi” che, con lui, collabora sul territorio per sensibilizzare le istituzioni sul problema del traffico illecito di rifiuti tossici ed industriali che da anni avvelenano le province di Napoli e di Caserta. Il Coordinamento, spiega in una nota, ”considera l’episodio del confronto tra padre Maurizio ed il prefetto solo un incidente di percorso che deve servire a portare alla ribalta nazionale la vera questione, che e’ quella dello smaltimento illegale di rifiuti industriali e dei roghi tossici che causano incrementi di tumori ed altre malattie nella nostra regione”.

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