Castanicoltori in ginocchio, Nugnes propone stato calamità naturale

di Redazione

 NAPOLI. Proposto lo stato di calamità naturale a tutela dei castanicoltori campani alle prese con il Cinipide Galligeno, un insetto di provenienza asiatica che dal 2009 (data di inizio dei focolai più significativi) ad oggi ha messo in ginocchio un comparto tra i più importanti dell’intero Pil regionale.

La proposta giunge da Daniela Nugnes, capogruppo vicario del Pdl in consiglio regionale, membro dell’ottava commissione consiliare permanente (Commissione Agricoltura) che, nella seduta odierna ha depositato una nota a sostegno dei castanicoltori campani, affinchè venga presa in considerazione l’ipotesi di richiesta di stato di calamità naturale al fine di chiedere l’accesso ai fondi Psr.

La proposta di Nugnes è stata pienamente condivisa da tutti i componenti della commissione, sensibili ed informati rispetto a questo grave fenomeno che affligge l’agricoltura regionale, da precedenti audizioni. I fondi Psr potrebbero rappresentare l’unica via di uscita per i titolari di aziende di castanicoltura altrimenti irrimediabilmente proiettati verso il baratro del fallimento. Basti considerare che nel 2011 vi è stato un crollo produttivo che ha colpito duramente la filiera castanicola pari all’80% tanto da dimezzare la produzione castanicola che nel 2011 è scesa per la prima volta sotto i 170mila quintali, mentre nel 2012 i dati saranno ancora peggio.

“Di fronte ad un fenomeno di tali proporzioni – dichiara la Nugnes – che ha arrecato gravi danni all’economia locale e regionale, non potevamo che richiedere lo stato di calamità. Siamo consapevoli che la lotta biologica all’insetto deve seguire il proprio corso, ma che allo stesso modo i castanicoltori devono poter aver accesso ai fondi. Non possiamo concederci il lusso per quanto concerne Terra di Lavoro, conclude la Nugnes, di fare a meno di un fiore all’occhiello, oserei dire di caratura nazionale, come la filiera castanicola del Massiccio di Roccamonfina”.

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