Il Seggio come il Quartiere Latino. Ma i residenti non ci stanno

di Livia Fattore

 AVERSA. Via Seggio, piazza Marconi e dintorni dopo le 21. L’atmosfera, anche se forzatamente più provinciale, è molto simile a quella che si respira nel Quartiere Latino a Parigi.

Anche qui il passeggio tra la storia rappresentata dal vescovado, dalla cattedrale, dal seminario, dall’antico palazzo di città e dalla parte posteriore del castello Aragonese. Anche qui (ed è questa la novità) i tanti localini che ti offrono specialità culinarie delle più svariati parti del pianeta. Sono sorti negli ultimi mesi, qualcuno è “storico” (parliamo quelli di piazza Marconi come “Mauro al Portone”, “La Colombaia a Porta Carrese”, “La Contrada”) altri sono recenti come “La tana di Tano”, “IlCovo”, “Cibelis” sino al recentissimo “Sushi bar” che ha dato un tocco di esoticità all’ambiente.

Il tratto finale di via Seggio, di quella che sino ad un paio d’anni fa era la strada dello shopping per antonomasia, nel cuore del centro storico cittadino, dopo essersi ridotto ad un desolante deserto, tanto che i residenti avevano anche paura di far ritorno a casa dopo le classiche “prime ombre della sera”, sembra essere risuscitato a nuova vita insieme al suo sfogo naturale rappresentato da piazza Marconi e piazza Normanna.

I giovani, ma anche i meno giovani, soprattutto nelle tre serate canoniche della movida (venerdì, sabato e domenica) ma non solo, prendono letteralmente d’assalto la zona dando vita ad un’atmosfera frizzante, rivitalizzante e intrigante. Sono oltre una ventina i locali più o meno grandi, dalla pizzeria al lounge bar al ristorante di nicchia che di sera hanno ridato smalto e vivacità ad una zona del centro storico che, in verità, se tenuta bene, andrebbe vissuta anche di giorno per le sue ricchezze architettoniche e storiche. Piazza Marconi, in attesa eterna di essere recuperata, continua oggi a svolgere il proprio ruolo di parcheggio con 500/600 auto nei fine settimana.

Migliaia di persone giungono non solo da Aversa e dall’Agro Aversano, ma anche da Giugliano, Frattamaggiore, Grumo, Sant’Antimo per prendere parte alla movida normanna che offre, a detta loro, tanti locali tra cui scegliere come meglio aggrada il modo di trascorrere la serata.

“Si è vero, – ha dichiarato Franco Candia, responsabile dell’Ascom Confcommercio cittadina – il Seggio sta rivivendo fasti che sembravano dimenticati e perduti per sempre. Dai negozi soprattutto di prodotti tessili, di abbigliamento, si è passati alla somministrazione di cibi e bevande. Da parte nostra abbiamo dato vita, proprio nell’ultimo week-end, ad una manifestazione che ha cercato di far sposare i commercianti di giorno con quelli della notte. Ai negozi abbiamo chiesto di protrarre l’apertura sino alle 22 e ai ristoratori di aprire i battenti qualche ora prima. I risultati sono stati soddisfacenti”.

Il rappresentante di categoria si fa anche portavoce dei bisogni dei ristoratori e dei titolari di bar che, una volta tanto, sembrano anche coniugarsi con quelli dei residenti. “Da parte degli imprenditori commerciali della zona – ha affermato Candia – viene la richiesta di dare vita ad una Ztl in quel tratto di via Seggio e dintorni, almeno dal venerdì alla domenica. Una richiesta di cui mi farò portavoce presso l’amministrazione e che porterebbe anche alla riduzione delle lamentele dei residenti nell’area interessata che oggi per raggiungere o uscire dalle proprie abitazioni hanno non poche difficoltà a causa delle vetture parcheggiate come capita. Con l’isola pedonale e l’ingresso nell’area consentito solo ai residenti, tutti sarebbero più contenti”.

I RESIDENTI NON CI STANNO. Per i residenti, un centinaio che hanno sottoscritto un esposto rivolto al Sindaco di Aversa, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria C.V., al Dirigente il Commissariato della Polizia di Stato, al Comandante il nucleo territoriale di Aversa, al Comandante dei Vigili Urbani, al Prefetto di Caserta e al Vescovo di Aversa, la situazione è insostenibile e necessita un intervento delle autorità.

“Ormai da circa tre anni a questa parte il centro storico di Aversa, ed in particolare la zona di via Seggio, Piazza Marconi, piazzetta S.Paolo e dintorni, durante il giorno è in agonia per le attività commerciali che stanno via via chiudendo, un po’ per la crisi economica che purtroppo attanaglia tutti , ma soprattutto per una politica che ha voluto (e oggi se ne vedono i frutti), intensificare le attività notturne a svantaggio del classico centro commerciale che si è radicalmente spostato in via Roma. Questa è stata una scelta alquanto discutibile, soprattutto per coloro che abitano in questa zona”.

Il panorama che descrivo è quello di “un deserto squallido e mal frequentato di giorno, perché completamente isolato ed abbandonato, ma ancor di più di notte, a causa di lotte fra parcheggiatori abusivi, ragazzi ubriachi che urlano e spesso litigano spaccando bottiglie ed altro ma soprattutto a causa dell’orribile fiume di automobili e motorini che fino a tarda ora si riversa incessantemente su queste stradine dalla via Roma fino alla desolante piazza Mercato, ormai trasformata esclusivamente in un parcheggio per automobili e in deposito illegale di spazzatura”.

I sottoscrittori evidenziano anche che “ovunque si sia deciso di valorizzare il centro storico si è proceduto alla pedonalizzazione della stesso, invece ad Aversa, anziché pedonalizzare, si permette agli avventori dei localini, che stanno fiorendo come funghi di giorno in giorno, di recarsi in pratica fin dentro il locale con l’auto rombante o con altri mezzi degni di un gran premio e che, vi assicuriamo noi miseri abitanti della zona, quando passano, ma soprattutto quando sostano in fila per ore intere sotto i nostri balconi, rimbombano come se ci camminassero addosso”.

“Di notte, – si legge ancora nell’esposto – oltre alle pattuglie, anche in borghese, di carabinieri e polizia, che ultimamente hanno intensificato le presenze proprio a causa degli incidenti, risse notturne e qualche losco traffico (ci sono stati anche arresti per spaccio di stupefacenti in una zona dove ciò in passato non si era mai verificato), nonostante vi sia una florida attività commerciale in atto, con decine di locali aperti, latita la Polizia Municipale”.

L’ultima annotazione: “Gli avventori di questi locali consumano e bevono non all’interno dei locali stessi, ma quasi esclusivamente sulla pubblica strada, con musica, schiamazzi, grasse risate, grida anche fino alle 4 del mattino, perché sovente si trattengono a chiacchierare anche dopo la chiusura dei locali, causando gravissimo disturbo al riposo ed alla quiete delle persone”.

In chiusura, la descrizione dello scenario della mattina dopo che per i residenti, è caratterizzato “da: vomito ed altre eiezioni umane sui cigli delle strade (questi locali, delle dimensioni di pochi mq, spesso dispongono di un bagno minuscolo solo per rispetto formale della normativa in materia di igiene), bottiglie e bicchieri di vetro, anche rotti, abbandonati ovunque capiti, danneggiamenti alle già scarse infrastrutture pubbliche, come panchine, cestini per i rifiuti ed altro, rifiuti vari abbandonati, con grave rischio per la salute”.

Da qui le richieste dei malcapitati residenti: modificare il piano viario creando comunque la Ztl anche in altre zone di Aversa alternando le fasce orarie: Via Roma di giorno e via Seggio, via San Paolo, e dintorni di sera e notte fino alla chiusura dei locali; prevedere l’assidua presenza durante tutto l’orario di apertura dei locali notturni di personale della polizia municipale, per tutti gli opportuni controlli in materia di igiene, sicurezza pubblica, occupazione di suolo pubblico, disturbo della quiete e del riposo delle persone, viabilità e sosta dei veicoli; di stabilire e far rispettare un orario “civile” oltre il quale non siano tollerati musica ad alto volume e schiamazzi all’esterno dei locali; predisporre controlli con l’alcol test”.

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