Il “giallo” del Capannone sbarca in Assise

di Nicola Rosselli

 AVERSA. “Il giallo del capannone, ovvero:i politici aversani stanno facendo di tutto per regalarlo al privato”.

Domani in consiglio comunale ad Aversa andrà in scena, alle 15,30, un ulteriore atto della commedia grottesca del Capannone di Aversa, mitica palestra nella quale la Virtus Aversa ha giocato negli anni settanta in serie A, dopo la fusione tra Cuel e Falchi. L’occasione è data dalla mozione presentata dall’ex deputato Paolo Santulli, attualmente Consigliere Comunale indipendente. Già negli ultimi tempi si sono avute notevoli polemiche giornalistiche in merito all’acquisizione dell’immobile. Acquisizione che, di fatto, è avvenuta, nel senso che il Comune sin dal 2007 ha pagato alla Regione, già proprietaria, 428.527,25 euro, stipulando un preliminare di acquisto mai reso definitivo. Cosa che doveva avvenire entro il 12/4/2012, pena la decadenza.

“Il Sindaco Ciaramella – ha dichiarato Santulli – che avrebbe dovuto per tale data completare i lavori di ristrutturazione, per rendere valido il contratto, non lo ha fatto. Pertanto la Città sta rischiando di perdere una opportunità che farà certamente felice il privato, vicino, che potrà coronare il sogno di entrare in possesso di tutto l’ex Consorzio Canapa di via Filippo Saporito”.

Santulli cerca di fare l’ultimo tentativo per sventare uno “ scippo “ come lui stesso lo ha definito. A tale riguardo ci ha inoltre dichiarato: “ Non sono rimasto mai fermo, ho sollecitato Ciaramella con diverse interrogazioni,. in una di queste, il 29/11/2011, il Sindaco dichiarò che avendo ricevuto l’ultima rata di un contributo, proprio per il Capannone, nei giorni seguenti avrebbe disposto la pubblicazione della gara di appalto dei lavori di ristrutturazione. La cosa non è mai avvenuta, anzi, alcuni colleghi consiglieri sanno che ho dovuto insistere con forza per ottenere che inviasse alla Regione Campania una richiesta per la proroga della firma del contratto definitivo, cosa che è avvenuta soltanto il 15/3/2012….!”.

In Città c’è rassegnazione; si dice che qualche partito ed alcuni consiglieri, chi per interesse personale chi per motivi elettorali, vogliano far si che si renda nulla l’acquisizione. In questo modo il vicino, venendo a cadere la prelazione del Comune potrà essere favorito nell’acquisizione del bene.

“Ci sono molti pettegolezzi sulla vicenda; – è sempre Santulli a intervenire – si parla di collusioni e favoritismi. Per questo è necessario fare chiarezza, è ora di smetterla, per questo ho presentato una mozione per approfondire la questione e fare emergere la verità. E’ una fase in cui si offende la politica e i politici, in molti casi la gente ha ragione e la realtà ormai è sotto gli occhi di tutti. Però, tenendo alla mia dignità personale e politica ritengo indispensabile sgombrare il campo da ogni dubbio. La città deve sapere”. A margine, abbiamo saputo che Santulli presenterà un vero e proprio dossier di diverse centinaia di pagine che metterà a disposizione anche, eventualmente, della magistratura.

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