Centro per l’Impiego: arriva il controllo dell’Asl

di Antonio Arduino

 AVERSA. Centro per l’impiego arriva il controllo dell’Asl. Era stato chiesto dai cittadini nella prima decade di agosto è arrivato nei primi giorni di ottobre.

Con due note indirizzate ai responsabili, rispettivamente, dell’unità operativa di prevenzione collettiva e dell’unità operativa di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro avevano segnalato gli inconvenienti presenti nella struttura che, a loro parere, non avrebbero consentito di considerarla idoneo all’uso pubblico. Il controllo è arrivato.

Gli specialisti dell’Asl hanno effettuato un sopralluogo nella struttura per verificare l’eventuale esistenza delle carenze segnalate nella nota.Il risultato è contenuto in un verbale trasmesso al sindaco di Aversa in cui è stata avanzata richiesta di ordinanza sindacale. da trasmettere al responsabile del centro per l’impiego. perché modifichi alcune situazioni anomale.

In particolare, la destinazione d’uso dei locali posti nel sottotetto e nel piano ammezzato, la realizzare di un idoneo disimpegno dei servizi igienici destinati a diversamente abili, l’installazione un impianto di aerazione forzata per assicurare un sufficiente ricambio di aria all’interno della struttura.

Disposizioni che, quando saranno attuate, miglioreranno le condizioni di fruibilità della struttura ma che, a detta degli stessi dipendenti del centro, non basteranno a risolverne tutti i problemi esistenti tanti da mettere in dubbio l’idoneità complessiva dell’edificio all’uso a cui è destinato.

Giacché restano in piedi carenze grosse quali l’assenza di privacy, l’assenza di uscite di sicurezza, la pericolosità degli scarichi dei condizionatori interni alla scala che porta ai piani superiori dell’edificio che, non essendo aperti all’esterno, diffondono le loro emissioni in tutti i piani del palazzetto, uffici compresi, infine le barriere architettoniche esistenti e che rendono praticamente inagibile la struttura ai diversamente abili, in particolare se affetti da limitazioni della deambulazione o se costretti a fare uso di una sedia a rotelle.

C’è poi l’aspetto della inadeguatezza degli ambienti adibiti ad ufficio al numero di operatori presenti in contemporanea, almeno di quelli al piano terra. Condizione segnalate nelle comunicazioni trasmesse all’Asl dai cittadini e che, se valutate dall’unità operativa di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, potrebbe obbligare gli specialisti dell’Asl a disporre ulteriori e, forse, più drastiche prescrizioni correttive.

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