Capodarco, Idv e Pd: “Confidiamo nel Consiglio”

di Redazione

Salvatore Bruno Paolo BottiglieroTRENTOLA DUCENTA. Salvatore Bruno e Paolo Bottigliero, rispettivamente coordinatori di Idv ed esponente del Pd a Trentola Ducenta, intervengono congiuntamente sulla questione della casa-famiglia Capodarco “Compagnia dei Felicioni”.

Dalle sedi dei rispettivi partiti fanno sapere di essere “dispiaciuti del continuo attacco da parte delle Istituzioni locali alla Capodarco gestita da Antonio e Fortuna, con la quale sono sempre stati solidali, partecipando di persona alle tante iniziative da questi svolte”. Pertanto, chiedono “all’amministrazione comunale, al di là di eventuali questioni personali che potessero essere alla base di tanto accanimento, di lasciare che i bambini ospitati nella struttura continuino ad avere una permanenza serena”.

“Vista l’illegittimità degli atti adottati in precedenza nei confronti della casa-famiglia dal parte dell’Amministrazione Comunale, come tra l’altro sostenuto sin dall’inizio dai due partiti, non ci si ostini a volerla vinta per forza coinvolgendo l’intero Consiglio Comunale”, affermano, sottolineando: “Infatti, il Tar del Lazio ha stabilito che la competenza di tale provvedimento è esclusivamente del consiglio comunale, e non prerogativa del sindaco e della giunta comunale”.

“Anche laddove – continuano Bruno e Bottigliero – si ostinerebbe a procedere nel suo intento di cacciare la ‘Compagnia dei Felicioni’ dalla casa, un tempo di proprietà di Dario De Simone, boss e killer del clan dei casalesi sin dalla prim’ora, attualmente pentito, confidiamo che in Consiglio comunale, sia l’opposizione che alcuni membri dell’attuale maggioranza, non si voti assecondando inspiegabili prerogative personali e diano un sereno giudizio all’attività svolta dalla casa-famiglia di via Romaniello, divenuta simbolo nazionale della lotta alla criminalità organizzata”.

“Ma soprattutto – concludono – si abbia il coraggio di evidenziare anche durante il Consiglio Comunale che i veri problemi di Trentola Ducenta da sempre e soprattutto negli ultimi vent’anni sono ben altri”.

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