Udc, Capasso: “Non ha senso convocare direttivo quando gia’ e’ tutto deciso”

di Redazione

Ernesto CapassoSANT’ARPINO. Alla vigilia della riunione del direttivo cittadino dell’Udc in vista del consiglio comunale di lunedì prossimo, interviene il consigliere Ernesto Capasso.

“Con mia grande sorpresa – dichiara – ho ricevuto la convocazione per una riunione del direttivo sezionale dell’Udc per discutere degli argomenti che saranno al centro della prossima riunione del civico consesso”.

“Ebbene la trovo davvero surreale per diversi motivi. In primis mai in questi quattro anni di consiliatura si era verificato un evento del genere, e non vedo come mai si è deciso di iniziare ora, proprio a pochissimi mesi dalla scadenza elettorale. Ancora più scandaloso è il percorso seguito, visto che questa convocazione arriva quando già chi muove le fila delle maggioranza ha stabilito cosa portare all’ordine del giorno. Quel poco di esperienza politica che ho mi fa ricordare che prima si discute in seno al partito, poi nella maggioranza e poi si decide cosa trattare nella seduta consiliare. L’esatto contrario di quello che è avvenuto in questo caso, ma è palese che si teme il confronto ed il dialogo come la peste”.

“Per questi motivi ovviamente non presenzierò a tale riunione, in quanto, come ho dichiarato nel mio intervento nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, non mi riconosco in questo modo di fare politica. E alla luce degli ultimi eventi sono più che mai convinto di aver fatto la scelta giusta. Tantissime volte in questi anni ho invocato un maggiore confronto democratico, non venendo mai ascoltato, e trovando dall’altro lato sempre e solo un muro. L’esecutivo, oggi, ci chiede di ratificare quanto si è deciso in altra sede, come se tutti fossimo degli yesmen. Ma il sottoscritto non lo sarà mai”.

“E per questo consiglio alla maggioranza di non continuare ad utilizzare nome e logo di Alleanza Democratica per Sant’Arpino, una formazione politica ormai morta, che ha perso parte dei suoi maggiori esponenti e che con gli ultimi ingressi dei consiglieri eletti nel Pd ha snaturato la propria ragione sociale. Il tutto sempre deciso in luoghi misteriosi e poco democratici”.

“Da uomo che si riconosce fermamente nei valori e negli ideali dell’Udc, come sta a dimostrare la mia storia di cattolico impegnato in politica, non posso che prendere le distanze da questo modo di operare che non ha nulla di politico e che mira alla conservazione fine a se stesso. Sembra di essere tornati agli anni Trenta e ad una mentalità che favorì l’instaurarsi della dittatura fascista in Italia. Mai un convegno, un dibattito”.

“Altro che trasparenza, e partecipazione, la vita democratica è stata azzerata. Ai miei amici di partito che sostengono l’attuale esperienza di governo voglio ricordare solamente che è vero che essi detengono il potere, ma lo stesso si può consolidare solo con la democrazia, la partecipazione ed il dialogo, mentre se questo potere è fine a se stesso non potrà durare a lungo, ne tantomeno riuscirà a trovare sostegno e apprezzamento fra i cittadini”.

“Dal canto mio fedele ai principi dei cattolici impegnati in politica, continuerò nella strada intrapresa per far si che si chiude questa brutta pagina della politica nostrana e torni la Politica con la P maiuscola, e i santarpinesi tornino protagonisti della vita della propria comunità. Per questo mi batterò per creare una vera alternativa a questa maggioranza, che ha tradito tutte le aspettative”.

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