L’addio della città ad Antonio Lamberti

di Redazione

Antonio LambertiSANTA MARIA CV. 18 settembre, a pochi giorni dalla scomparsa di don Antonio Pagano, la comunità cittadina perde un altro pezzo della sua memoria storica.

Antonio Lamberti, uno dei pionieri del rilancio commerciale di Santa Maria Capua Vetere, si è spento lunedì 17 settembre a 73 anni nella sua abitazione di Curti. Antonio era il secondogenito di una famiglia di commercianti nota in tutta la provincia. In particolare lui, che aveva avviato l’attività già negli anni ’60, era stato uno dei primi a credere nella ripresa economica della città investendo tutte le sue risorse in un negozio di abbigliamento ubicato in corso Garibaldi. Intorno a pochi “avventurieri” della piccola impresa come Lamberti sono nate una serie di attività collaterali che, in beve tempo, hanno trasformato il “corso” nel fulcro economico e sociale della rinascita sammaritana.

L’imprenditore con il suo carattere gioviale, aperto e disponibile era riuscito a guadagnarsi la stima dei suoi colleghi fino a diventare il presidente della locale associazione commercianti per diversi anni. Questo il motivo per cui i familiari hanno deciso far celebrare l’ultimo saluto nella Chiesa degli Angeli Custodi (ore 17), solo a poche decine di metri dal luogo dove il loro caro ha trascorso più di trent’anni della sua vita tra lavoro ed affetti.

La parabola economica di un’azienda locale non può, però, essere disgiunta dal contesto nazionale. Le difficoltà incontrate dalle piccole imprese italiane a cavallo del secolo hanno investito anche le attività sammaritane tanto da determinare la sofferta decisione di Lamberti di “abbassare la saracinesca” definitivamente.

 L’ormai pensionato commerciante con lo stesso entusiasmo ha potuto dedicarsi alla sua nuova “attività”: nonno a tempo pieno dei suoi amati nipotini. Non di meno, l’impegno per la comunità è rimasto tangibile. Diverse le iniziative da lui promosse, anche in campo politico, spinto da un entusiasmo che gli permetteva di “imbarcarsi” in imprese di difficile successo ma sempre d’interesse comune. Negli ultimi anni la terribile malattia ne aveva fiaccato il corpo ma non la volontà. Per il commerciante è iniziata, grazie all’amorevole supporto della moglie Elda e del figlio Francesco, la lotta alla sopravvivenza nel tentativo di strappare al suo destino ogni singolo giorno da vivere.

Nel primo pomeriggio del 17, al termine di un breve stato comatoso, la sua lotta è giunta al termine. Nessuno però può parlare di sconfitta;non c’è partita contro un male che vive dentro te e che di te fa parte e si nutre.

Nonostante le sofferenze, il suo coraggio di vivere è rimasto intatto, l’amore trasmesso agli altri non è mai stato scalfito. Se “battaglia “si può definire, come impropriamente si usa definire la tragica convivenza con il cancro,Antonio Lamberti ha vinto ogni sfida; anzi ha fatto di più. La sua volontà di contribuire alla ricerca di una cura per la pandemia dei nostri giorni, è stata ripresa dai parenti.

Oggi, in occasione delle esequie, amici e conoscenti sono dispensati dai fiori ma caldamente invitati a contribuire alla ricerca sul cancro attraverso le donazioni all’Airc Conto correntenumero 000000307272. Ecco l’ultima, impegnativa e speriamo non utopistica sfida di Lamberti: sensibilizzare l’opinione comune per debellare il cancro.

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