Starzia, Ats: “Dimenticata fetta di territorio ortese”

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. L’associazione “Ats”, attraverso il suo presidente Salvatore Sorvillo, interviene sulla questione della strada in località “Starzia”.

“Prima della redazione del nuovo Puc, crediamo che si debba conoscere profondamente il tessuto urbano in cui si vive, non tralasciando alcuna problematica sociale e civile. Ma noi, non vogliamo parlare del Puc ai fini urbanistici o edilizi, vogliamo far solo presente a chi sta redigendone gli allegati, che esiste una strada, denominata strada comunale Starzia, la quale è stata asfaltata ed assoggettata all’isola ecologica di Crispano. Infatti in data 22 agosto 2011 (prot. 14811) noi protocollammo un idea di progetto per una variante alternativa alla via Toscanini via Verdi, la quale potrebbe congiungere via Clanio con la provinciale Caivano-Aversa con minime spese poiché la stessa potrebbe adattarsi alle esistenti vie campestri, adeguandole ad allargandole le sedi, attraverso piccoli espropri.

Evidentemente, in primo luogo, per non darci ragione, poichè il progetto è auspicabile, e poi per non coinvolgerci, anche se tale progetto lo potremmo svolgere gratis, non siamo stati ascoltati, anzi siamo stati derisi.

Ribadiamo il concetto, potremmo progettare a costo zero la variante stradale, perchè ciò che a noi interessa maggiormente è l’assurda situazione esistente, cioè una fetta di territorio Ortese è stata dimenticata, e ancor più grave è stata assoggettata ad un altro comune senza che nessuno si renda conto del danno cagionato.

La bontà del progetto, è nota a chiunque, anche ai non addetti ai lavori, realizzando tale interveto si creerebbe un collegamento diretto tra le provinciali Orta-Marcianise e Caivano-Aversa, facendo defluire il traffico cittadino , creando nuove aree di sosta, garantendo un arteria vitale in caso di eventuale calamità, e per essere utilizzata per vari scopi. Inoltre si andrebbero a valorizzare aree intercluse, ed, ad ampliare il tessuto urbano, a creare nuovi spazi a verde, e magari aree polifunzionali.

I costi di esproprio, in questo momento sarebbero molto contenuti, infatti l’allargamento delle sedi stradali, attualmente ricadrebbe su fondi con destinazione agricola, invece in un eventuale nuovo Puc, forse tali fondi avrebbero diversa destinazione. Certamente il diritto di copyright non è riservato a noi, e certamente domani daranno l’incarico a persona di elevata cultura e professionalità, vicina a certi ambienti , ma noi continueremo a dare notizie idee e progetti per la collettività. Anche perché, ci teniamo alle sorti del paese, in cui viviamo, non siamo, e non saremo, gli unici fautori di sventure o di vilipendi locali, ma siamo fautori di progresso e miglioria dell’ habitat locale.

E siamo sempre pronti a confrontarci con chi ci potrebbe accusare di eventuali, contemplazione filosofica del territorio in passato o nel presente o nel futuro. Il costo zero della progettazione è una provocazione, ma siamo pronti a sottoscrivere atto notarile, vediamo se è recepita oppure, se è utilizzata a strumento polemizzante e discriminatorio. Siamo pronti a garantire in prima persona tutto il nostro impegno a risollevare le sorti del paese vediamo se gli altri lo sono”.

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