Piccirillo (Pd): “Cercate di garantire l’essenziale”

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. Con il tanto preannunciato convegno sul Puc, registriamo la chiara volontà della maggioranza di continuare a raccontarci favole circa la soluzione dei problemi della cittadinanza.

L’unica novità è che ci stanno mettendo molta più determinazione arrivando addirittura a dire che è cosa fatta. È ovvio che chiunque abbia un minimo d’intelligenza comprende che è solo un modo per prendere tempo e per giustificare la propria incapacità a garantire addirittura l’ordinario.

Si assiste al teatrino di convegni cui partecipano oltre all’assessore “azzerato” nelle deleghe all’urbanistica, uno stuolo di tecnici e “luminari” di diritto amministrativo (nominati nonostante qualcuno risulti essere in odore di…), che si affannano a trovare soluzioni tecnico/giuridiche più o meno percorribili ma comunque in perfetta sintonia con le esigenze “politiche” della maggioranza.

Ci si dimentica, però, di un elemento fondamentale che caratterizza questa sindacatura: loro (e solo loro), per l’assenza totale di credibilità nei confronti delle Istituzioni sovracomunali e, non da meno, per “presunzione politica”, rappresentata dall’arroganza e dall’inefficienza di questa maggioranza “monocolore”, non possono garantire quell’articolato processo di concertazione con tutti gli altri enti che continuano a monitorare il nostro comune.

Produrranno soluzioni farsa che resteranno chiuse in qualche cassetto del palazzo di città o di qualche studio privato. In ogni modo, di come è possibile risolvere la quasi totalità delle problematiche urbanistiche garantendo, nel contempo, un reale ed effettivo riequilibrio del territorio, ne parleremo a tempo debito con la cittadinanza quando, speriamo presto, potremo ridare voce al popolo sovrano.

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In questa occasione, invece, mi preme sottolineare come questa maggioranza è completamente assente, lontana anni luce da quelle che sono anche le più elementari esigenze della cittadinanza. Continue lamentele vengono evidenziate nei continui incontri che si hanno al comune, in piazza, per strada, ma anche tramite i social network dove, con tanto di fotografie a corredo, denunciano l’impraticabilità di strade e di intere zone del territorio ortese.

Comuni cittadini che chiedono che vengano resi percorribili ai pedoni quei pochi marciapiedi presenti, magari liberandoli dalle sterpaglie e dalle erbacce e, perché no, anche dalle vetture che in un comune senza regole (e senza parcheggi) vengono sostate proprio su di essi (vedi fra le altre via Toscanini e via Verdi).

Persone che lamentano con tanto di foto lo stato di degrado in cui versa via Viggiano sin dall’ingresso della stessa arteria. Cittadini che chiedono che venga risolta l’annosa questione di via Don Luigi Sturzo abbandonata a se stessa, divenuta ricettacolo di immondizia e meta preferita di balordi e tossici. Eppure è la strada dove risiede l’assessore che da circa un ventennio ricopre le deleghe alle politiche del territorio. Per non parlare, poi, dell’intero centro storico. Ecco cosa chiedono i cittadini.

È inutile “fantasticare” sulla realizzazione dell’Università se siamo costretti ad iscrivere i bambini delle materne e delle elementari in altri comuni. È inutile argomentare sulla realizzazione di strade e parcheggi se non riusciamo a garantire la fruibilità della strada dove abitiamo. Siamo stanchi delle parole, passate ai fatti. La stragrande maggioranza dei cittadini non chiede la “luna” ma un minimo di decoro urbano. Questa maggioranza, purtroppo, non riesce a garantire neanche l’essenziale.

Il capogruppo Pd, Francesco Piccirillo

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