Vaticano: al via il processo al maggiordomo del Papa

di Redazione

 ROMA. E’ iniziato nella piccola aula del Tribunale vaticano il processo all’ex maggiordomo del Papa, Paolo Gabriele, accusato di furto aggravato, e al tecnico informatico Claudio Sciarpelletti, che risponde di favoreggiamento.

Il palazzo vaticano è assediato dai media di tutto il mondo ma solo otto reporter sono stati accreditati. L’attesa udienza, cui assisterà un pool di otto giornalisti (quattro fissi anche per tutto il resto del processo, in rappresentanza di ANSA, AFP, AP e Reuters, e quattro per i posti a rotazione, con Efe, Sueddeutsche Zeitung, La Repubblica e il sito Korazym i primi) mentre sono vietate riprese tv e foto, inizierà con la relazione del giudice relatore, che illustrerà la vicenda che, con l’istruttoria condotta dal giudice Piero Antonio Bonnet, ha portato il 13 agosto scorso al rinvio a giudizio dei due imputati.

Il corvo rischia 4 anni Gabriele detenuto per 60 giorni e ora in libertà provvisoria ma con un regime analogo agli arresti domiciliari, rischia fino a quattro anni di detenzione (che sconterebbe eventualmente in Italia). Il secondo, anch’egli finito in cella ma per un solo giorno e poi rilasciato su cauzione, rischia al massimo un anno.

Davanti ai giudici Giuseppe Dalla Torre (presidente), Paolo Papanti-Pelletier e Venerando Marano, li difenderanno rispettivamente gli avvocati Cristiana Arru e Gianluca Benedetti. A rappresentare l’accusa, il promotore di giustizia vaticano, Nicola Picardi.

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