Nuova manovra della Fed: scattano le Borse

di Redazione

Mario DraghiMILANO. Piazza Affari sale del 2% in avvio, il differenziale tra i Btp e il Bund a 10 anni scende sotto quota 330 punti, anche se poi risale leggermente, e il rendimento si posiziona sotto il 5% (4,92%) ai minimi da fine marzo.

A far scendere i rendimenti e a sostenere i mercati è stata la decisionedella Federal Reserve americana di lanciare un nuovo round, il terzo, per l’acquisto di 40 miliardi di dollari al mese di titoli legati ai mutui ipotecari. Della mossa della Fed hanno beneficiato anche i mercati asiatici: i listini hanno guadagnato mediamente il 2,3% (indice Msci Asia Pacifico), mentre Tokyo ha segnato un rialzo dell’1,7 per cento.

Intanto, come annunciato dal presidente della Bce, Mario Draghi, al giornale tedesco Suddeutsche Zeitung, l’Europa sta già vedendo “positivi risultati” dall’annuncio della Banca centrale europea di essere pronta ad acquisti illimitati di titoli pubblici emessi da paesi dell’eurozona. L’ex governatore della Banca d’Italia ha ammesso di dover ancora lavorare per convincere alcuni in Germania e ha detto che sarebbe felice di poter spiegare i suoi piani al parlamento tedesco.

Già la scorsa settimana Draghi aveva annunciato che la Bce è pronta ad acquistare i titoli pubblici degli stati dell’eurozona alle prese con tassi di interesse troppo elevati, a condizione che questi facciano una richiesta formale di aiuto e rispettino severi vincoli di politica interna. “Ci sono già stati risultati positivi. – ha detto Draghi nell’intervista al giornale tedesco-L’annuncio dello strumento ha contribuito ad aumentare la fiducia nell’eurozona e nell’euro in tutto il mondo. I gestori dei fondi stanno riportando i loro soldi in Europa. Questo è buono per l’economia dell’eurozona”.

Secondo Draghi occorre fare di più per spiegare la strategia della Bce, poiché la sfiducia dei tedeschi è un ostacolo al suo lavoro. “Gli obblighi che gli stati devono rispettare sono la miglior assicurazione contro i rischi. – ha commentato – A nostro avviso, non fare nulla creerebbe rischi ancora maggiori”. Alla domanda se vorrebbe parlare alla camera bassa del parlamento tedesco, il Bundestag, il presidente della Bce ha risposto “sarebbe un’opportunità per spiegare quello che facciamo in modo più dettagliato. Sarei molto felice di andare lì”.

L’eurozona, secondo Draghi, è “sulla buona strada” per risolvere la crisi: “Vediamo progressi straordinari nelle riforme in Spagna e Italia, – dice il presidente della Bce – soprattutto se si considera quello che esse hanno fatto negli ultimi sei mesi e lo si confronta con quello che non hanno fatto per per molti anni. La direzione delle politiche in molti paesi era sbagliata e doveva essere corretta. Questo processo attualmente è in corso. Ma molto deve ancora essere fatto”.

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