Il piano delle Regioni: taglio agli stipendi e alle spese

di Mena Grimaldi

 ROMA. Dopo aver presentato mercoledì la loro proposta a Giorgio Napolitano e al governo, giovedì al termine di una Conferenza a Roma, le Regioni hanno illustrato il loro piano per ridurre i costi della politica, chiedendo al governo di includerlo in un decreto da varare “il più presto possibile”.

Questi i punti salienti del provvedimento per il taglio ai costi della politica regionale messo a punto dalla Conferenza delle Regioni e presentato dal Presidente Vasco Errani: riduzione immediata degli emolumenti di presidenti, assessori e consiglieri; riduzione del numero degli assessori e dei consiglieri; limitazione delle spese dei gruppi consiliari eliminando i benefit e sottoponendoli al controllo della Corte dei Conti; eliminare la possibilità di costituire nuovi gruppi che non siano collegati a liste elette; fissare il numero delle commissioni da un minimo di quattro a un massimo di otto.

“Abbiamo fatto una scelta importante -ha detto Errani – proponiamo al governo criteri precisi su cui operare con un processo di omogeneizzazione su tutto il territorio nazionale”.

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