Fronda anti Vendola nel Pd: “Le sue proposte incompatibili”

di Redazione

Nichi Vendola ROMA. Il leader di Sel Nichi Vendola ha spiegato nei giorni scorsi di non aver ancora sciolto la riserva sulla sua partecipazione alle primare del centrosinistra, ma presto la scelta potrebbe non dipendere più da lui.

Un gruppo di parlamentari democratici ha scritto infatti al segretario Pierluigi Bersani chiedendogli di cambiare le regole delle primarie, un cambiamento che impedirebbe al presidente della Regione Puglia di presentare la sua candidatura.

I firmatari della lettera sono: Benedetto Adragna, Gianluca Benamati, Luigi Bobba, Daniele Bosone, Gianpiero Bocci, Daniela Cardinale, Mauro Ceruti, Carlo Chiurazzi, Lucio D’Ubaldo, Enrico Farinone, Donatella Ferranti, Anna Rita Fioroni, Giuseppe Fioroni, Giampaolo Fogliardi, Maria Pia Garavaglia, Francantonio Genovese, Paolo Giaretta, Tommaso Ginoble, Gero Grassi, Nino Papania, Luciana Pedoto, Mario Pepe, Flavio Pertoldi, Simonetta Rubinato, Antonio Rusconi, Giovanni Sanga, Rodolfo Viola.

“Essendo primarie di coalizione riteniamo che i partecipanti delle altre forze politiche debbano presentare un programma compatibile e integrabile con il nostro. Iniziative come quella referendaria abrogativa per leggi che possono essere sicuramente migliorate, ma la cui abrogazione recherebbe nocumento al paese, non sono di certo compatibili”, scrivono una trentina tra deputati e senatori del Pd guidati da Beppe Fioroni.

Il riferimento è ovviamente alla scelta di Vendola di sostenere insieme all’Idv e ad altre forze della sinistra extraparlamentare la raccolta delle firme per cancellare la riforma dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori introdotta dal governo Monti e la norma, voluta dall’ex ministro Maurizio Sacconi, che consente di stipulare contratti aziendali con deroghe a leggi e contratti nazionali.

Le primarie, si legge ancora nella lettera spedita a Bersani, rappresentano “uno strumento di democrazia ma non possono inglobare tutto e il contrario di tutto” e “non possiamo permetterci l’immagine di una coalizione che nel muovere i primi passi, si presenti rissosa e conflittuale”. Nel messaggio si ricorda che “questi comportamenti hanno danneggiato precedenti governi di centrosinistra e offuscato la nostra immagine”.

“Non possiamo permetterci – avertono i firmatari dell’appello – l’immagine di una coalizione che nel muovere i primi passi, si presenti rissosa e conflittuale. Questi comportamenti hanno danneggiato precedenti governi di centrosinistra e offuscato la nostra immagine. La nascita del Partito Democratico è stata letta come la volontà di garantire agli elettori una coalizione non più contro qualcuno ma per un progetto condiviso di Italia credibile e affidabile. A te, come segretario del PD, la responsabilità di non disperdere tutto questo”.

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