“Fateci entrare” e mostrano la pistola: la lite della scorta

di Mena Grimaldi

 ROMA. Sta facendo discutere la “birichinata” compiuta dagli agenti di scorta del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, avvenuta domenica scorsa al Gran Premio di Monza.

Due guardie del corpo del ministro, infatti, volevano assistere al Gran Premio dalla griglia di partenza, area blindatissima e riservata agli ospiti della Fia (Federazione internazionale dell’automobilismo). I due avrebbero prima tentato di forzare il blocco degli addetti alla sicurezza dell’autodromo di Monza.

E di fronte alla loro reazione, per intimorirli, avrebbero perfino mostrato le pistole. Così non solo sono riusciti ad entrare, ma addirittura si sarebbero portati dietro 15 persone, secondo alcuni testimoni. Immediata la replica del ministro Fornero, ignara dell’accaduto.

“Avevo accettato con piacere l’invito dell’Automobile Club d’Italia a assistere al Gran Premio di Formula 1 nell’autodromo di Monza – ha scritto il ministro in una nota – per partecipare a una manifestazione che rappresenta un punto di eccellenza del nostro Paese. Le poche ore trascorse in un clima di entusiasmo rischiano di essere rovinate da un episodio spiacevole. Un episodio riguardo al quale non posso far altro che esprimere il mio profondo rammarico sebbene non sia stata nè testimone nè parte, come correttamente evidenziato dal cronista. Posso solo dire – aggiunge – che i militari che si occupano della sicurezza del Ministro del Lavoro non hanno mai tenuto, in mia presenza, comportamenti meno che ineccepibili e per parte mia ho sempre chiesto loro la massima correttezza e discrezione”.

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