Falsi esami all’Università della Calabria: 72 lauree annullate

di Mena Grimaldi

 COSENZA. Risultati strabilianti nel percorso universitario con addirittura sette esami superati in un giorno con 30 e lode. Geni? No.

Semplicemente ragazzi furbi che hanno ottenuto una laurea, o in procinto di ottenerla, senza alcuno sforzo e con la complicità del personale amministrativo. E’ quanto accaduto all’Università della Calabria, alla facoltà di Lettere e Filosofia.

 

La truffa è stata scoperta dalla Procura della Repubblica di Cosenza, che ha chiuso le indagini nei confronti di 75 persone, tra laureati, laureandi, un tutor e due impiegati amministrativi della facoltà di Lettere dell’ateneo cosentino. Almeno 72 i titoli di laurea che andranno al macero.

 

Gli studenti si rivolgevano a un gruppo di dipendenti amministrativi dell’ateneo. Bastava uno statino usato, si sostituiva il nome dello studente che aveva realmente sostenuto l’esame, si apponeva la firma tarocca del docente, ovviamente ignaro di tutto, e si inseriva nel fascicolo del futuro laureando.

 

Su alcuni documenti è stata trovata anche la firma di qualche docente che ormai non insegna più da anni nell’Università della Calabria. Il primo a scoprire il “gioco”, era stato proprio il preside della facoltà, Raffaele Perrelli, che, durante una seduta di laurea non aveva riconosciuto la sua firma, in un esame in cui lui stesso era docente, sullo statino dello studente.

 

Da li era partita la denuncia. Gli inquirenti hanno sequestrato oltre 20mila atti, hanno fatto comparazioni grafologiche su praticamente tutte le firme dei docenti di Lettere, e alla fine hanno scoperto il trucco.

 

 

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