Duomo e sagrato gremiti per i funerali del cardinale Martini

di Mena Grimaldi

 MILANO. Neanche la pioggia ha fermato le centinaia di fedeli che fin dalle prime ore del mattino di lunedì si sono accalcati dal sagrato fino e oltre il monumento a Vittorio Emanuele II, in attesa che si aprissero le porte del Duomo per la celebrazione del funerale del cardinale Carlo Maria Martini.

All’esterno, per permettere alla folla che è rimasta in piazza di seguire i funerali, sono stati allestiti due maxischermi. A presiedere la funzione l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola. E’ stato il cardinale Angelo Comastri a leggere il messaggio inviato da Benedetto XVI per i funerali del teologo gesuita. “Il Signore, che ha guidato il cardinale Carlo Maria Martini in tutta la sua esistenza accolga questo instancabile servitore del Vangelo e della Chiesa nella Gerusalemme del Cielo”, si legge nel messaggio del Pontefice.

Il messaggio di Benedetto XVI:

Cari fratelli e sorelle,


in questo momento desidero esprimere la mia vicinanza, con la preghiera e l’affetto, all’intera Arcidiocesi di Milano, alla Compagnia di Gesù, ai parenti e a tutti coloro che hanno stimato e amato il Cardinale Carlo Maria Martini e hanno voluto accompagnarlo per questo ultimo viaggio.


“Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino” (Sal 118[117], 105): le parole del Salmista possono riassumere l’intera esistenza di questo Pastore generoso e fedele della Chiesa. E’ stato un uomo di Dio, che non solo ha studiato la Sacra Scrittura, ma l’ha amata intensamente, ne ha fatto la luce della sua vita, perché tutto fosse “ad maiorem Dei gloriam” per la maggior gloria di Dio.

E proprio per questo è stato capace di insegnare ai credenti e a coloro che sono alla ricerca della verità che l’unica Parola degna di essere ascoltata, accolta e seguita è quella di Dio, perché indica a tutti il cammino della verità e dell’amore.

Lo è stato con una grande apertura d’animo, non rifiutando mai l’incontro e il dialogo con tutti, rispondendo concretamente all’invito dell’Apostolo di essere “pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi”(1 Pt 4, 3-15). Lo è stato con uno spirito di carità pastorale profonda, secondo il suo motto episcopale, Pro veritate adversa diligere, attento a tutte le situazioni, specialmente quelle più difficili, vicino, con amore, a chi era nello smarrimento, nella povertà, nella sofferenza.


In un’omelia del suo lungo ministero a servizio di questa Arcidiocesi ambrosiana pregava così: “Ti chiediamo, Signore, che tu faccia di noi acqua sorgiva per gli altri, pane spezzato per i fratelli, luce per coloro che camminano nelle tenebre, vita per coloro che brancolano nelle ombre di morte.

Signore, sii la vita del mondo; Signore, guidaci tu verso la tua Pasqua; insieme cammineremo verso di te, porteremo la tua croce, gusteremo la comunione con la tua risurrezione. Insieme con te cammineremo verso la Gerusalemme celeste, verso il Padre”Omelia del 29 marzo 1980).


Il Signore, che ha guidato il Cardinale Carlo Maria Martini in tutta la sua esistenza accolga questo instancabile servitore del Vangelo e della Chiesa nella Gerusalemme del Cielo. A tutti i presenti e a coloro che ne piangono la scomparsa, giunga il conforto della mia Benedizione.

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