Sprofondo Inter: si cercano i colpevoli

di Redazione

 Compassata, inconcludente e stanca. L’Inter di Stramaccioni continua a fare passi indietro e, dopo il pareggio europeo contro il Rubin Kazan, è arrivata anche la sconfitta di San Siro col Siena, la seconda di fila in casa se si considera che, prima della trasferta di Torino, arrivò l’ 1-3 con la Roma di Zeman.

Questa volta a condannare gli uomini di Stramaccioni ci hanno pensato Vergassola e Valiani, pronti a sfruttare gli sbandamenti difensivi dei padroni di casa per lo 0-2 finale. Allo Stadio Giuseppe Meazza, che ai tempi di Mourinho era una vera e propria fortezza, l’Inter non riesce ad imporre legge, subendo gli avversari ed accusando una netta mancanza di personalità. Eppure i milanesi hanno tirato in porta tantissimo rispetto agli avversari (19 tiri in porta, di cui 11 nello specchio), ma questo non ha fatto altro che mettere in evidenza una lacuna evidente nella rosa: l’assenza di un vero e proprio vice-Milito. Lo stesso Andrea Stramaccioni, a fine gara, ha sottolineato quest’aspetto: “Non mi piace quest’analisi, è chiaro che sapevamo di avere questa struttura di squadra. Sappiamo che ci manca un’alternativa a Milito”.

Ma allora perché rendersene conto il 23 settembre a campionato iniziato e con la Juventus già a 6 punti? A creare scalpore tra i tifosi sono sia la scelta di puntare sui soli Palacio e Milito come uniche punte, sia le tante cessioni nel reparto avanzato. I due sudamericani sono predisposti ad infortuni per l’età (30 e 34 anni) e , considerato questo fattore, le cessioni di Forlan, Zarate, Longo e Castaignos risultano a dir poco incomprensibili.

Insomma, ci sono tanti fantasisti (vedi Cassano, Sneijder, Coutinho, Alvarez ndr) e nessun attaccante che dia profondità e che sfrutti le verticalizzazioni dei compagni. Il nervosismo aumenta ed a testimoniarlo sono i comportamenti di Wesley Sneijder che, dopo la rabbia mostrata al momento della sostituzione di Torino, ora ha applaudito il pubblico nerazzurro che fischiava all’indirizzo dei giocatori dicendo: “Bravi, fischiate. Bravi”. Segni evidenti di spaccatura?

Intanto, Stramaccioni cerca di adattare i giocatori al modulo, come dimostra la posizione avanzata di Cambiasso quest’oggi, ma l’insofferenza dei tifosi comincia a farsi evidente, specie se poi lo stesso capitano Javier Zanetti non viene schierato titolare. Scelta sbagliate che si uniscono alla stanchezza dei singoli dovuta agli impegni infrasettimanali. L’allarme comincia a suonare per Stramaccioni, cosa farà Moratti?

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