Esplosioni in Siria: ucciso giornalista in diretta tv

di Mena Grimaldi

 DAMASCO. Tensione alta a Damasco dove il numero delle vittime sale in maniera impressionante. Sarebbero circa 30mila le vittime dall’inizio della rivolta in Siria.

Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani basato a Londra.Nella mattinata di mercoledì è stato ucciso anche un giornalista iraniano, Maya Naser, da alcuni cecchini a Damasco mentre stava facendo un collegamento in diretta sulle esplosioni avvenute nella capitale iraniana per la tv pubblica.

Press Tv sottolinea che il giornalista è stato ucciso da “insorti appoggiati dall’estero”. Ferito anche un altro giornalista che, viene precisato, stava riferendo sulle esplosioni.Nella mattinata si sono verificate due forti esplosioni ad opera di terroristi nei pressi dello stato maggiore di Damasco.

Una si è verificata nella piazza blindata di Omeyyades, al centro di Damasco, l’altra nel quartiere di Kafar Sussé, nell’area ovest della capitale. La seconda esplosione, riferisce l’ong, è stata anche accompagnata da colpi di arma da fuoco. Una delle due bombe nei pressi dello Stato maggiore delle forze armate può esser stata posta all’interno del compound militare.

Lo ha detto il ministro dell’informazione Umran Zobi, portavoce del governo, citato dalla tv di Stato.Contrariamente a quanto affermato dai media ufficiali siriani, un numero imprecisato di morti e feriti è il bilancio degli scontri a fuoco scoppiati stamani dopo le due esplosioni presso la sede dello Stato maggiore delle forze armate nel centro moderno di Damasco.

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