Crisi, Germania resta contraria a Eurobond

di Redazione

Angela Merkel BERLINO. Il governo tedesco resta contrario agli eurobond. “Su questo – ha detto il portavoce Steffen Seibert – la posizione di Berlino non è cambiata”.

Il governo lavora però intensamente perché l’eurozona possa arrivare a una stabilità, e a una maggiore interconnessione. “In una fase così difficile”, i Paesi deboli dell’eurozona “si sono guadagnati la nostra solidarietà e il nostro augurio per il superamento delle loro difficoltà”.

Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel in un dibattito pubblico organizzato ad Abensberg, in Baviera La Troika avrebbe chiesto al governo greco una nuova stretta sul mercato del lavoro, invocando una maggiore “flessibilità”. E’ quanto riporta il giornale finanziario Imerisia, citando una mail che i rappresentanti di Fmi, Bce e Ue avrebbero inviato al ministro delle Finanze e a quello del Lavoro. Secondo quanto riportato, le richieste andrebbero da un allungamento della settimana lavorativa ad una riduzione delle indennità di fine rapporto in caso di licenziamento.

Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha messo in guardia dalle “eccessive aspettative” in vista della prossima decisiva riunione della Bce in programma giovedì 6 settembre, ribadendo, in un’intervista alla radio, che ‘i debiti degli Stati non devono essere finanziati dalla Banca centrale europea’. Contrario all’acquisto dei bond promosso da Mario Draghi si é detto anche il ministro dell’Economia, Philip Roesler, che in un’intervista al Rheinische Post, ha sottolineato come non si possa trattare di una soluzione ‘a lungo termine in quanto implica un rischio di inflazione. Lo stesso Draghi – ha aggiunto – ha evidenziato che solo le riforme strutturali di ciascun Paese possono assicurare la stabilità e la competitività della nostra moneta. Schaeuble ha aggiunto di essere convinto che la Bce non prenderà alcuna decisione al di fuori del suo mandato. Correggono al rialzo le principali borse europee dopo un avvio debole.

Londra sale dello 0,7%, Parigi dello 0,8%, Francoforte dello 0,5% e Milano dello 0,6%. Più cauta Madrid (+0,1%). Positivi i futures su Wall Street, nonostante la festività Usa del Labour Day, mentre gli investitori guardano con interesse alle prossime mosse delle banche centrali, dall’Europa alla Cina passando per New York, per favorire la crescita dell’economia. Acquisti principalmente sulle materie prime.

In particolare, salgono Petropavlovsk (+3,25%), Fresnillo (+3,14%), Randgold (+2,22%) e Vedanta (+2,02%), grazie al balzo delle quotazioni dei metalli segnato all’asta di Londra. Bene Nokia (+3,98%), al riparo dalle cause di Apple e favorita, secondo gli analisti, dalle possibili difficoltà di Samsung alle prese con una possibile nuovo contenzioso negli Usa per il nuovo Galaxy 3.

Sotto pressione tra le banche la spagnola Sabadell (-3,7%) e la Havas (-5,38%) del finanziere Bretone Vincent Bolloré, dopo la delusione degli analisti per i risultati semestrali. Lo spread Btp-Bund apre la settimana a 446 punti base, contro la chiusura di venerdì a quota 451. Il rendimento del decennale italiano è al 5,79%. Il differenziale fra Bonos e Bund è a 546 punti, con un tasso al 6,79%

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