Scampia, sequestrati soldi e appunti spaccio del clan Di Lauro

di Redazione

 NAPOLI. Ventisettemila euro in contanti e un block notes come libro contabile. I carabinieri del nucleo investigativo di Napoli continuano i controlli a Secondigliano e Scampia nelle abitazioni degli appartenenti al clan Di Lauro per contrastare le attività di spaccio del supermarket della droga.

La scoperta è avvenuta giovedì mattina in una casa del Rione dei Fiori. Il libretto di appunti conteneva anche il conto delle dosi di doroga e le spese quotidiane per i bisogni dei pusher. Denunciato per ricettazione e trasferimento fraudolento di beni con l’aggravante dell’azione a favore di un clan l’uomo di 36 anni residente nell’appartamento.

Dopo l’uccisione il 23 agosto sulla spiaggia di Terracina di Gaetano Marino, fratello di Gennaro, boss degli Scissionisti attualmente detenuto in regime di carcere bis, sei giorni dopo di Gennaro Ricci ai piedi della Vela Celeste, e pochi giorni fa di Raffaele Abete, fratello di un altro capo scissionista, Arcangelo, le forze dell’ordine hanno letteralmente blindato i maggiori centri di spaccio della droga a nella 167 e a Secondigliano, costringendo gli uomini dei clan a organizzare la vendita al dettaglio in case private, con polizia, carabinieri e Guardia di finanza che con l’ausilio dei Vigili del fuoco hanno abbattuto le classiche barriere create dai clan, quali muri e inferriate.

E intanto il mondo della politica, locale e nazionale, si interroga se è necessario inviare nuovamente i militari in città per consentire alle forze dell’ordine di concentrarsi sulla repressione delle famiglie camorristiche, dopo che il Ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, ha espresso l’esigenza di intervenire in maniera serrata su quella che sembra assumere ogni giorni i connotati di una nuova guerra. Oggi all’ordine del giorno del coordinamento del Viminale è stato posto tra i punti fondamentali la questione Scampia, e le decisioni prese potrebbero essere domani ratificate dal Consiglio dei Ministri.

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