Rivoluzione nelle tv: il Consiglio di Stato boccia Lcn

di Redazione

Felice Laudadio NAPOLI. L’LCN, il sistema che assegna automaticamente alle emittenti televisive il posto e un numero sul telecomando, deve essere rielaborato.

Una sentenza del Consiglio di Stato rimette in discussione la numerazione assegnata dall’Agcom e da ragione a numerose emittenti televisive locali e nazionali che avevano considerato improprio il principio adottato per assegnare i posti sul telecomando.

Di fatto il Consiglio di Stato conferma una sentenza del Tar scaturita da un ricorso presentato dagli avvocati napoletani Felice Laudadio (nella foto) e Gianluca Vigliotti per una storica emittente napoletana, Telenapoli Canale 34, in concomitanza con un’analoga iniziativa del gruppo Telenorba di Bari. T

ale provvediemnto ha consentito a numerose altre emittenti di giovarsi della sentenza, mentre per altre (che avevano avuto un’assegnazione gradita dell’Lcn) si apre la strada di un nuovo contenzioso, anche se oltre il consiglio di Stato non si può andare. Rimessi a dispsizione anche i numeri 8 e 9 assegnati a Mtv e Deejay Television.

In Campania l’attuale numerazione prevede la seguente assegnazione: 10 (Canale 9); 11 (Televomero); 12 (Canale 21); 13 (Canale 8); 14 (Teleluna); 15 (Lira Tv); 16 (Telecolore); 17 (Italiamia); 18 (Tele A); 19 (Julie); 20 (Retecapri).

E’ facile intuire come emittenti quali “Telenapoli Canale 34″ di Giuglio Germanesi o la storica “Napolitivù” della famiglia Mazzarella e ancora “Telecapri” di Costantino Federico, relegate rispettivamente ai posti 187, 80 e 74, stiano brindando alla decisione del Consiglio di Stato. L’avvocato Laudadio, nell’intervista allegata, illustra i contenuti della sentenza.

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