Pagamenti Senesi, a rischio il servizio di raccolta

di Nicola Rosselli

Raffaele PizziAVERSA. Il primo ottobre, ossia tra una settimana esatta, il servizio di igiene urbana potrebbe essere fermato per mancato pagamento di cinque mensilità da parte del comune di Aversa.

A prospettarlo, in una nota inviata nei giorni scorsi al sindaco e all’assessore al ramo del comune normanno, rispettivamente Giuseppe Sagliocco e Massimo Raffaele Pizzi, la Senesi, società marchigiana che gestisce il servizio di igiene urbana ad Aversa. I responsabili dell’azienda di Porto Sant’Elpidio hanno chiesto al primo cittadino almeno di conoscere quali sono le modalità di pagamento che l’amministrazione vorrebbe attuare, anche per le necessarie proiezioni economiche.

Una lettera che, al momento, non ha ancora avuto riscontro anche perché, da mesi, le casse del comune di Aversa sono vuote tanto che solo in extremis si è riusciti a garantire il pagamento degli stipendi ai circa quattrocento dipendenti comunali per il mese in corso, dopo che era stato pagato alla Senesi il dovuto per il mese di aprile. Pagamento che la società marchigiana aveva ricevuto solo minacciando il licenziamento dei 130 dipendenti che assicurano il servizio in città impedendo che le strade cittadine si trasformino nuovamente in un desolante paesaggio fatto di cumuli infiniti di sacchetti di rifiuti lasciati a marcire.

Sul piede di guerra anche i sindacati dei lavoratori che hanno chiesto alla Senesi e al comune la certezza che il pagamento del mese di settembre, sebbene con ritardo, arrivi almeno entro i primi giorni del prossimo mese di ottobre e non oltre. Tenta di sdrammatizzare la situazione l’assessore al ramo della giunta guidata da Sagliocco, l’assessore Pizzi.

“Dobbiamo premettere – esordisce l’esponente pidiellino – che le fatture vanno pagate a 45 giorni dalla scadenza. Per cui, noi oggi, dopo aver messo in pagamento nelle scorse settimane il mese di aprile, considerando i 45 giorni, sono solo due le mensilità non versate. Comunque, con la Senesi abbiamo rinviato tutto a dopo il consiglio comunale del 29 settembre prossimo, quando approveremo gli equilibri di bilancio”.

“Fatta questa premessa, – continua Pizzi – voglio anche dire che il pagamento di aprile è stato reso possibile perché sono giunti fondi statali e perché il dirigente dell’area finanziaria del comune ha rivisto la propria posizione sullo sforamento. E’ chiaro, comunque, che il problema persiste anche perché abbiamo subito un taglio di tre milioni di euro di trasferimenti statali. La situazione non è problematica solo per Aversa, ma è generalizzata”.

Ed è per questo che la principale attività del primo cittadino normanno sembra essere diventata quella di mettere insieme i crediti che il comune vanta sia dagli evasori di tributi comunali che da enti. Dopo aver incassato poco più di 200mila euro dal comune di Caivano per canoni idrici, in cassa sono entrati altri 270mila euro da parte di Enel Rete Gas quale ristoro per l’anno 2011 come da contratto per la concessione del servizio di distribuzione del gas.

“Da due giorni – ha dichiarato il sindaco della maggioranza di centrodestra – abbiamo reso operativa la task force, con a capo il dirigente dell’area finanziaria, il dottor Claudio Pirone, che si dedicherà al recupero dei residui attivi. Le casse comunali non sono vuote, siamo solo di fronte ad una crisi di liquidità. Sono certo che riusciremo ad onorare i nostri debiti e a garantire i pagamenti alla Senesi e ai dipendenti comunali senza alcun patema”.

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