A fuoco l’isola ecologica, Colombiano: “Perchè è chiusa?

di Pina Vitolo

 SAN MARCELLINO. Una semplice domenica calda e soleggiata. Una normale domenica d’agosto.

Tutto sembra essere tranquillo se non fosse per quei nuvoloni di fumo nero che puntualmente si vedono da quel cielo di quelli che tutti ormai conoscono come terra dei fuochi. A San Marcellino, come in molti altri paesi dell’agro aversano e dell’intera Campania, il rischio di cancro a pancreas e polmoni è molto più alto rispetto alla media nazionale.

Ad aggravare sicuramente la situazione è il terribile incendio dell’isola ecologica di San Marcellino, il quale si è verificato domenica 19 agosto. Erano le ore 8 del mattino quando in via Spierto, la strada che collega San Marcellino con Trentola Ducenta, si sono sprigionate delle fiamme altissime e dalla zona si è elevata un’alta colonna di fumo (vedi foto). Per diverse ore, plastica ed altri materiali, la cui combustione provoca l’emissione di fumi densi ed irrespirabili, hanno bruciato ininterrottamente.

Sul posto sono intervenuti subito i vigili del fuoco, i quali hanno lavorato per alcune ore per spegnere le fiamme. Mentre la dinamica dell’incendio è ancora da chiarire, la cosa certa è che San Marcellino brucia, bruciano i rifiuti accumulati nell’isola ecologica e con essi tutta l’isola, il paese e i cittadini.

Ad intervenire sulla vicenda è il leader della minoranza Anacleto Colombiano: “Mi domando il motivo per il quale l’isola ecologica non viene resa funzionante, nonostante sia stata collaudata con esito positivo. Sono state fatte varie segnalazioni, interrogazioni ed articoli di stampa al riguardo, senza avere, purtroppo, risposte concrete da parte dei responsabili del governo di questo paese”.

“Il disagio che sta vivendo la città in questo periodo estivo appare quanto mai evidente – continua Colombiano – San Marcellino è sommersa dalla spazzatura.Attraverso tale impianto si intendeva potenziare ed incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti sul territorio cittadino, in modo da inibire efficacemente il fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti”. “Il fallimento della politica sammarcellinese, come gestione della cosa pubblica – conclude il leader di minoranza – sta nell’aver regalato al territorio uno spettacolo indecoroso sia dal punto di vista visivo che igienico-sanitario.Un’amministrazione che non ha progettualità e non fa nulla, di serio e concreto, per il bene del paese, non ha per nulla a cuore le sorti del popolo di San Marcellino”.

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