Pd: “La città è allo sbando”

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. Finalmente annunciamo con convinto piacere alla cittadinanza che il sindaco incalzato dai partiti attivi nell’opposizione sociale, pubblica e consiliare, ha preannunciato le sue dimissioni per il prossimo mese di ottobre per andare a votare a marzo.

Lo ha fatto a seguito dell’ultimo Consiglio comunale che ha approvato un bilancio gestionale-finanziario nefasto per la nostra città, puntualmente contraddetto e denunciato come irreale e artefatto dal nostro capogruppo consiliare e dagli altri consiglieri di opposizione. E’ stata l’ennesima messinscena della solita sceneggiata “alla napoletana” ( con tutto il rispetto per tale attività, molto più seria del modo di governare ad Orta), con un sindaco che- privo dell’identità che dovrebbe distinguere chi amministra davvero ed è responsabile di un paese, sembrava contemporaneamente la sintesi di “Isso, essa e o malamente” notoriamente protagonisti delle sceneggiate.

Cari cittadini, Orta è allo sbando. Come annunciato e detto dai Partiti di Opposizione, non da adesso ma fin dai primi Consigli amministrativi. Quale fiducia si può più aver di un Esecutivo che, ad esempio, prima esprime un giudizio positivo sulla Giunta poi dichiara che bisogna” ricorrere ad assessori esterni”. Il cerone e un pò di belletto non cambia un viso incartapecorito e pieno di rughe. Non si tratta di fare qualche altro giro di Valzer. Urge dare attuazione alla vera democrazia con un governo di persone responsabili e consapevoli che devono lavorare solo per il “bene comune”.

La situazione sociale,economica,politica ad Orta è grave. Orta ha bisogno di discontinuità vera: non servono operazioni gattopardesche che cambiano tutto perché tutto resti come prima. L’inganno? Non si capisce la promessa di fare un Puc entro dicembre; quali altre invenzioni si stanno escogitando? Cosa si sta inventando per i tanti cittadini ingannati già nel 2010? Quali “sorprese”, quali proposte il Sindaco ha per risollevare un settore, quello Edile, in crisi da anni proprio per una politica urbanistica dissennata e miope?

Ancora, il sindaco ha “sparato” che vuole chiudere i concorsi entro ottobre prossimo. Spera ancora di arraffare consensi e voti, in modo politicamente e moralmente ed eticamente perlomeno discutibile, speculando sulla disperazione dei giovani e delle loro famiglie? Forse il sindaco vuole votare a marzo-aprile con le politiche per trovare “un rifugio” politico “sicuro e forte”?

Gli occorre fino a Marzo di tempo per organizzare al meglio i propri “capibastone” che devono sorreggere con tante liste la cui forza elettorale garantirà vecchie e nuove visibilità? O forse si vuole dimettere per evitare la Commissione d’Accesso o lo scioglimento del Consiglio? Sindaco, per rispetto di Orta non aspetti ottobre si dimetta ora! Ricambierà così quel tanto che Orta le ha dato, capisca che il suo consenso e sceso dal 91% del 2001 al 44% del 2010.

Può stare sicuro che non è niente di specificamente personale, infatti, questo modo di concepire la politica non appartiene al Pd, come non appartiene al Pd, la vendetta verso gli avversari, le minacce o ritorsioni nei confronti di chi è politicamente impegnato e schierati in altri contesti. E’ che ,oggi , la politica – in Europa, in Italia, ad Orta – è un serio impegno ad affrontare i problemi e le difficoltà per la gente, per la società: senza nulla a pretendere, senza niente in cambio, se non il bene comune. Lo si è capito?

Il Pd lavora innanzitutto per Orta e per ristabilire la democrazia in questa città. Abbiamo lavorato, lavoriamo, lavoreremo per unire le forze politiche, anche al di là del centrosinistra, le forze sane della Società civile, l’associazionismo per cambiare Orta. Un appello chiaro e forte lanciato a quanti vogliono rompere con un sistema ormai insostenibile. È ora che si cambi.

Il gruppo consiliare e il circolo del Pd

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