Area archeologica, Nazzaro: “Risparmiati 35mila euro, altro che Ente inutile”

di Redazione

 MONDRAGONE. La sentenza numero 1170/2012 emessa dalla quinta sezione del Tar Campania ha posto la parola fine alla vicenda inerente la realizzazione dell’area archeologica dell’Appia Antica, …

…accogliendo la domanda risarcitoria per occupazione sine titulo proposta dai proprietari in esecuzione della sentenza Tar Campania numero 723/2010. La sentenza, notificata all’Ente in data 8 agosto 2012, chiude una vicenda complessa e tortuosa iniziata nel 2006 ed apre le porte alla concreta valorizzazione dello splendido parco archeologico urbano di circa 5mila metri quadrati che accoglie i resti dell’Appia Antica. La vicenda giudiziaria si è innescata anche a seguito di una linea difensiva della Soprintendenza Archeologica che ha disconosciuto, incomprensibilmente, una serie di atti amministrativi dei suoi stessi soprintendenti.

“Alla domanda di un cittadino rispetto all’inutilità del Comune di Mondragone, – commenta l’assessore al Museo Civico, Francesco Nazzaro – oggi, grazie alla condanna del Comune al pagamento da parte del Tar Campania, posso rispondere che abbiamo risparmiato circa 35mila euro dei soldi dei cittadini mondragonesi, difendendo gli interessi dell’Ente e dell’archeologia. La consulenza tecnica d’ufficio richiesta dal Tar ha preso come punto di riferimento il valore venale di zona dei suoli agricoli analoghi ai fondi in oggetto pari a circa 6 euro, minore a quanto richiesto inizialmente. Posso rassicurare i proprietari che saranno date immediate direttive agli uffici competenti affinché sia data puntuale esecuzione alla sentenza. Devo, tuttavia, sottolineare ancora una volta l’opportunità di esserci costituti come Ente e vedere oggi che le pretese a noi avverse sono state ridimensionate dalla giustizia amministrativa, senza neanche la necessità di costituirci in questa ultima fase processuale”.

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