“Big bag”, opposizione denuncia disastro ambientale

di Redazione

 MADDALONI. Nell’area immediatamente confinante al sito dove si è verificato l’incendio delle ecoballe di Acerra sono allocati decine di raccoglitori, i cosiddetti big bag.

L’opposizione a Maddaloni insorge e chiama in causa direttamente il Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per evitare un altro disastro ambientale. Via Ficucella,via Santafede e via Mastrantuono, nei pressi della Turbogas, sono diventate strade ad alto pericolo ambientale per i rifiuti che vi stazionano da mesi e per i roghi che vengono appiccati periodicamente. Si tratta di rifiuti raccolti e chiusi in sacchi per via di un apposito protocollo di intesa tra il Comune di Maddaloni e l’Astir, ma mai rimossi.
Di qui la denuncia del Pd, Idv, Sel, Federazione della Sinistra, dell’Associazione Civitas e molto probabilmente dell’Udc, il cui segretario, Salvatore Mataluna, è a conoscenza dei fatti, ma è fuori città. Roghi e rifiuti, probabilmente speciali, coesistono così in pochi metri e costituiscono una vera minaccia alla salute dei maddalonesi.
I cittadini, per la verità, già sono esposti da tempo alle esalazioni di rifiuti dati alle fiamme e dalla incerta provenienza, alle quali si sono aggiunte quelle del rogo appiccato al sito di ecoballe nella limitrofa Acerra. Sono costretti pertanto ad uno scempio ambientale – sanitario, osservabile e riscontrabile, le cui conseguenze immediate o future sono senza dubbio addebitabili al mancato intervento delle autorità preposte.
 Da mesi e con un ritmo frenetico che nell’ultimo periodo ha fatto registrare una inquietante quanto pericolosa e crescente progressione, senza avere riguardo per nulla, ivi compreso la salute dei bambini, vengono bruciati rifiuti di ogni genere (materiale estratto dai raccoglitori e materiale portato sul posto per essere bruciato presumibilmente da rom, che sono sul posto e a contatto diretto con i big bag).
L’impossibilità di poter condurre una vita normale e decorosa, il patema d’animo di dover convivere con aria maleodorante, chiusi in casa, il costante pensiero di ritrovarsi vittima di una patologia irreversibile, integrano senza dubbio la fattispecie di danno esistenziale. Questi sono i motivi che hanno spinto il centrosinistra e l’associazione Civitas a chiamare in causa direttamente il Procuratore Corrado Lembo.

Per il Pd – Dott. Angelo Tenneriello

Per l’Idv – Avv. Aldo Tagliafierro

Per il Sel – Avv. Gianluca Capalbo

Per la Federazione della Sinistra – Domenico Belcore

Per Civitas – Alessandro Cioffi
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