Ustica, prendono auto per gioco e finiscono in mare: morti due ragazzini

di Redazione

 PALERMO. Hanno sottratto un’autovettura per fare un giro. Doveva essere una semplice “bravata”, e invece per due ragazzini di 13 e 14 anni si è rivelata una tragedia: sono morti dopo essere caduti in mare dalla banchina del porto.

Volevano fare una bravata, hanno sottratto un’auto per fare un giro e invece sono caduti in mare dalla banchina del porto. È accaduto sull’isola di Ustica (Palermo), nella serata di venerdì 9 agosto,verso le 22.I due ragazzini, L.B. e S.F., hanno preso la Panda di un pensionato isolano, trovandola con le chiavi inserite nel cruscotto. Dopo aver percorso un breve tratto di banchina al porto, hanno perso il controllo del mezzo e sono finiti in mare, in un fondale di 5 metri.

Immediato l’intervento dei sommozzatori della società “Diving Barracuda” che sono riusciti a estrarre i corpi dei minorenni dall’auto, ma idue erano già morti. Una delle vittime è è figlio di un immigrato tunisino che lavora da anni come artigiano ad Ustica, l’altro è figlio dell’autista dell’ambulanza della Guardia medica dell’isola.

Nessuna autopsia è stata disposta per i due ragazzini. Questo significa che l’episodio è considerato tragicamente chiaro: morti per una bravata. Il magistrato, comunque, ha richiesto dei test tossicologici e affidato le indagini ai carabinieri e alla capitaneria di porto.

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