In Sicilia scende in campo il partito dei preti

di Mena Grimaldi

 PALERMO. “Il lupo e l’agnello dimoreranno insieme”. Sarà il motto del profeta Isaia la frase per il simbolo scelto dai preti palermitani.

Già perché da oggi i voti per loro, oltre a quelli della vocazione, avranno anche un altro significato: dovranno cercarli.

Il mondo della Chiesa, infatti, dopo le dimissioni del governatore Lombardo si mobilita per le elezioni regionali di ottobre e crea il movimento “Uomini nuovi per una società di uguali e partecipi”, promosso da una ventina fra parroci guidati dal palermitano Felice Lupo e laici che si muovono in ambienti ecclesiastici.

“Abbiamo già raccolto parecchie e convinte adesioni – scrive don Lupo, parroco di Sant’Eugenio Papa a Palermo, nella lettera ai colleghi -. Continuo a incontrare sacerdoti e laici accompagnando i soci fondatori nelle varie province”.

Il simbolo è stato già depositato alla Camera di Commercio di Palermo, mentre il programma sarà presentato ufficialmente in una conferenza stampa a fine agosto. Il primo obiettivo che si propongono è quello di abbassare la retribuzione dei parlamentari.

“Non ci saranno preti in lista ma a loro spetta il compito di immettere nella politica attiva laici cattolici impegnati nell’itinerario di formazione alla vita buona del Vangelo e alla dottrina sociale della Chiesa”, conclude Lupo.

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