Ilva: il Riesame conferma il sequestro, ma non la chiusura

di Mena Grimaldi

 TARANTO. Sospiro di sollievo per gli operai dell’Ilva di Taranto: il tribunale del Riesame ha confermato il sequestro degli impianti, ma non la chiusura.

L’Ilva, dunque, potrà continuare a produrre acciaio e gli operai potranno continuare a lavorare, a differenza di quello che aveva stabilito il gip ordinando la fermata delle lavorazioni e lo spegnimento degli impianti. Il Riesame ha, inoltre, ordinato la scarcerazione di cinque degli otto dirigenti dell’azienda. Confermati i domiciliari per il patron Emilio Riva, per suo figlio Nicola e per l’ex dirigente dello stabilimento di Taranto, Luigi Capogrosso.

Ai custodi giudiziari è stato assegnato l’incarico di far osservare i lavori e le prescrizioni indicate dal gip nel suo provvedimento, per rendere compatibili gli stessi impianti con le esigenze della tutela dell’ambiente e della salute.

Nel frattempo, entro mercoledì, sarà convocata l’aula della Camera dei deputati per l’annuncio del decreto approvato dall’ultimo Consiglio dei ministri che ha stanziato 336 milioni di euro per la bonifica degli impianti. “L’alternativa pane-veleno è inaccettabile – ha detto il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera – le risorse messe a disposizione dal governo possono evitare la chiusura degli impianti”.

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